Era il mio scrittore preferito e gli ho mangiato la testa per anni. Mi eccitava leggere quello che scriveva e come lo scriveva. Gli diventava duro quando lo riempivo di complimenti. Schizzava la sua boria sulle pagine che io, avida, andavo a leccare con gli occhi. Ero la tastiera su cui poteva digitare ogni desiderio. […]Leggi tutto
Dura la vita. Sempre a dirci che siamo qualcosa di spiacevole, di impresentabile, utili solo per esigenze altrui. E noi niente. Rinchiusi come in una prigione, senza dignità.Leggi tutto
Osservavo la mamma, le mani che tremavano e la sigaretta che non voleva accendersi. Piangeva ogni anno. In silenzio. Esauriva le parole la sera prima della partenza mentre preparava i bagagli, maledicendo nostro padre per averla abbandonata con due figli maschi da crescere. Io la supplicavo di non farmi andar via, ma ogni sillaba restava […]Leggi tutto
Ricordo ancora l’ultimo giorno di accademia. Durante quei tre anni avevo maturato la mia futura condanna: le aspettative. Alcuni compagni di corso avevano già un biglietto di sola andata per Londra, New York, Parigi e quelli più sofisticati per Oslo, sulle orme di Eugenio Barba e de l’Odin Teatret. Io, invece, non avevo alcun bisogno […]Leggi tutto
Gli influencer si trovano solo online? Ecco cosa può succedere se si va in Islanda a visitare Seljalandsfoss. "Influencer" è il racconto breve di Davide Ricchiuti.Leggi tutto
«Ma dai! Non mi dire» dice il calvo mentre arranca cercando di stare al passo. «Sì sì, è andata proprio così.». Il brizzolato vedendo l’amico stanco lo invita a sedersi: «Fermiamoci e prendiamo qualcosa, c’è un caldo oggi. E Saverio te lo ricordi?»Leggi tutto
La donna al mio fianco è logorroica. È uno di quei personaggi che ha sempre troppo da dire. Blatera qualcosa sulla crisi economica e di come sia difficile oggi trovare gente fidata.Leggi tutto
Ogni mattina la stessa storia: Lara apre gli occhi e si sveglia, un po' come tutti e tanti del resto. Dalle tapparelle forate filtra il sole, invadente, puntuale e anche un po’ maleducato. Entra nel suo letto bussando alle palpebre assopite e decide per lei che il tempo è giunto.Leggi tutto
La campanella suonò. Le lezioni erano finite. Non ne potevo più di ascoltare la signorina Villosio. I miei compagni scattarono in piedi, riposero libri e quaderni nelle cartelle e schizzarono fuori dalla classe. Feci lo stesso, solo con più calma.Leggi tutto
E mentre l’estate finiva e Marie moriva di parto, il mondo se ne stava con il naso all’insù per la prima eclissi di luna del nuovo secolo. Paul era disperato e per giorni non volle vedere Rose, sua figlia. Ma quando la guardò per la prima volta il tormento si fece più sopportabile. Passarono gli […]Leggi tutto