LOVEs, la microletteratura di Iacopo Barison e Alice Socal: raccontare l’amore su Instagram
“Che cos’è l’amor? Chiedilo al vento” cantava Vinicio Capossela, e non solo lui. Quanti narratori, cantastorie hanno parlato dell’amore? Milioni. C’è chi l’ho fatto raccontando gli amori impossibili della letteratura come Renzo e Lucia de I promessi sposi, o come Romeo e Giulietta; che chi ha percorso altre strade magari dando consigli in un’ordinaria posta del cuore da leggere periodicamente su qualche rivista patinata.
Ma nella realtà come si racconta l’amore? L’abbiamo visto viaggiare sulle macchie d’inchiostro nelle lettere, fra le parole decantate dai poeti, sulle note delle canzoni, su un Times New Roman di una email, e ora lo vediamo anche nelle caption di Instagram. A ogni amore la sua era e il suo mezzo.
Scavando nel mare magnum dei social, per l’appunto, abbiamo scoperto un bel progetto che vi racconta l’amore vero. Si chiama LOVEs (@parlaconloves) e nasce da un’idea dello scrittore Iacopo Barison e dell’illustratrice Alice Socal.
“L’idea è nata come esperimento narrativo: dare alle persone la possibilità di raccontarsi, e al contempo trasformare le loro storie in racconti. Era un progetto che avevamo in testa da un po’. Con la diffusione del Covid, io e Alice ci siamo ritrovati in quarantena nelle nostre rispettive case, lei a Berlino e io a Milano, all’improvviso con un sacco di tempo libero. Volevamo sfruttarlo al massimo, e allo stesso tempo volevamo creare un ponte fra noi e le persone, per non sentirci troppo isolati. Abbiamo quindi deciso di anticipare di un paio di mesi il lancio di LOVEs, proprio perché reputavamo importante per noi dedicarci al progetto, e per le persone avere la possibilità di condividere le proprie esperienze”.
Scordatevi i romanticismi incanalati nelle righe di un amore da soap opera, qui ci si espone con baci rubati tra una partita alla Play Station e l’altra; con pisciate romantiche tra i boschi; si costruiscono tende con i cartoni dei pacchi di Amazon; si parla dell’amore in tutte le sue forme con difficoltà annesse.
LOVEs raccoglie storie d’amore di ogni tipo: “Ci piaceva l’idea che chiunque potesse scriverci e raccontare la propria storia, senza per forza essere uno scrittore. Il nostro editing serve solo a uniformare i toni e lo stile dei racconti, cerchiamo sempre di restare fedeli ai contenuti”.
La piattaforma scelta è Instagram, la più “adatta e democratica”, come la definisce Jacopo Barison, per questo progetto. E non chiamatelo posta del cuore perché: “Il principale difetto delle vecchie poste del cuore era il semplicismo, la banalizzazione dei sentimenti. Leggere i patemi d’amore delle persone era divertente, quasi “voyeuristico”, ma nulla più. Con LOVEs volevamo portare la posta del cuore al livello successivo” dice Barison e poi continua: “le persone ci scrivono le loro storie e noi, anziché rispondere con un consiglio, le trasformiamo in racconti illustrati di non oltre 300 parole. Lo scopo è valorizzare al massimo la condivisione delle esperienze”. E questo LOVEs lo fa raccontando con le parole e con le illustrazioni ideate ad hoc da Alice Socal per ogni storia.
Il progetto va a inserirsi nel filone della microletteratura social che sta prendendo sempre più piede: brevi storie raccontate nei pochi caratteri a disposizione che offre Instagram. Noi ne abbiamo parlato qui.
Cos’è quindi l’amore e come viene raccontato? “Sicuramente i film e le serie TV americane, negli ultimi anni, ci hanno insegnato che si può narrare l’amore senza per forza risultare melensi. Questo mi sembra un ottimo punto di partenza”.
Non vi resta che fare un salto su @parlaconloves.
a cura di Antonella Dilorenzo