“Se fossi un quadro? Sarei un De Chirico”, intervista all’illustratrice Monica Alletto
Il suo stile è pittorico e minimal, come lei stessa lo definisce. Vanta grandi progetti grafici fra cui le etichette delle bibite siciliane Polara e si paragonerebbe a un quadro di De Chirico. Monica Alletto è l’illustratrice del mese di gennaio di Rivista Blam!
Chi è, cosa fa e dove vive.
Sono Monica Alletto, un’illustratrice freelance, e vivo a Palermo.
Ci racconta il momento in cui ha deciso che il disegno sarebbe stato il suo lavoro?
L’ho capito alla fine della laurea, quando ho realizzato che avrei potuto dare molto di più alla mia passione, se avessi colto le giuste opportunità.
Come definirebbe il suo stile?
Il mio stile è un mix tra pittorico e minimal, e sicuramente molto colorato!
Che bambina è stata?
Sono stata una bambina molto timida, che sapeva osservare ciò che le stava attorno.
Cosa c’è sul suo piano di lavoro?
Sul mio piano di lavoro ci sono tutti gli strumenti che uso ogni giorno: un pc, un tablet, un taccuino, penne e matite, una lampada che accendo quando inizia a fare buio, e il libro che sto leggendo in quel momento, per fare una pausa tra una consegna e l’altra.
Come imposta il suo lavoro? Fa degli schizzi su un taccuino dopo un guizzo di ispirazione, idea che si ha degli illustratori nell’immaginario comune?
Direi che non sempre è così. Oggi il lavoro dell’illustratore richiede di creare rapidamente, quindi spesso il passaggio dallo schizzo al definitivo è molto veloce e lo elaboro direttamente in digitale. Tuttavia, il mio processo di solito include: la ricerca di spunti (che possono essere foto, testi, ecc.), lo schizzo, la scelta di una palette di colori, e infine, la realizzazione del lavoro definitivo con texture e dettagli.
Qual è la richiesta più strana che le hanno fatto?
Per ora non mi è capitata una richiesta strana, ma sono sicura che prima o poi arriverà!
Ci racconti brevemente i progetti a cui hai lavorato e di cui va fiera?
Sono molto fiera dei progetti che ho realizzato, come la creazione delle etichette per le bibite Polara, un’azienda storica qui in Sicilia, e la collaborazione con Eden Viaggi per le copertine dei cataloghi Margò dal 2019 al 2020.
Se fosse un quadro famoso, quale sarebbe e perché?
Se fossi un quadro famoso, sarei La nostalgia dell’infinito di Giorgio De Chirico. Mi rispecchio nell’atmosfera di attesa e nell’equilibrio tra la solitudine e il desiderio di un significato più grande.
Tre illustratori che l’hanno illuminata sulla via di Damasco…
Lorenzo Mattotti, Olimpia Zagnoli e Milton Glaser.