Il racconto del mercoledì: Il tornado si scagliò su Greta di Mattia Grigolo

 Il racconto del mercoledì: Il tornado si scagliò su Greta di Mattia Grigolo

La notte di Greta – illustrazione di Leo Zeni

Il tornado si scagliò su Greta l’attimo prima che il rosso dell’imbrunire divenisse nero: aveva già raso al suolo tutto quello che aveva potuto: Greta se ne stava chiusa in camera, con la testa tra le mani, i palmi a coprire gli occhi, un mondo scuro. Aveva immaginato che potesse evitarlo, lo aveva desiderato e pregato. Ora, guardandosi dentro, capiva che la speranza e la fede, per quel genere di cose, erano inutili quanto una stupida preghiera a nessuno.

La prima cosa che il tornado annullò furono i pensieri, quelli più recenti. I più facili da risucchiare via, perché ormai fragili, attaccati a niente. Greta sentì sollevarsi e schiantarsi tra loro le giustificazioni e le richieste di aiuto. Le parole vorticarono, mischiandosi e frantumandosi in lettere e poi in nient’altro, lasciandola muta e confusa. Quando non ci furono più barriere e pareti contro cui abbattersi, il tornado buttò all’aria i ricordi: un giorno al lago; un ragazzo che le chiede le dita e le dice andiamo dove non c’è vita, ché mi prendo un tuo bacio; sorrisi; attimi di quiete; la semplicità; suo padre che è lontano eppure è sempre lì, come le ombre che si allungano.

Greta pianse, urlò no, non portarmeli via, ma il tornado avanzò incontenibile fino a quando di lei non rimase niente, soltanto il vuoto. Comprese allora chi era il vincitore e chi il vinto e dappertutto, in mezzo al mulinare incessante e violento, cercò invano appigli. Intanto, le emozioni furono trascinate nel gorgo di incubi e dolore e consapevolezze sciolte e aspirate. L’anima, anch’essa, fu risucchiata, vorticata e scaraventata via senza pietà. Allora Greta si ascoltò: dopo tanto inutile sforzo comprese. Sorrise, che era quasi un ghigno definitivo. Guardandosi da lontano, nel rumore assordante delle cose che cadono e si frantumano e quelle che muoiono mentre ancora stanno succedendo, Greta si arrese.

Mattia Grigolo

Blam

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