Cosa ascoltano i podcaster #1: i consigli di Matteo Liuzzi

 Cosa ascoltano i podcaster #1: i consigli di Matteo Liuzzi

Collage di Ottavia Marchiori

Matteo Liuzzi è stato conduttore e autore insieme a Tommaso Bertelli di Radiografia nera, la trasmissione andata in onda per alcuni anni sulla storica emittente milanese Radio Popolare. Il programma radiofonico si è occupato, come suggerisce il titolo, di cronaca nera, focalizzandosi su un luogo e un tempo ben definiti: la città di Milano e il periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Ottanta. Visto il successo del progetto, i due autori hanno dedicato agli stessi argomenti tre volumi intitolati Milanesi brava gente. Storie di nera a Milano, pubblicati tra il 2018 e il 2020 dall’editore Milieu.

Liuzzi ha poi deciso di dedicarsi al mondo dei podcast, lavorando come autore a due progetti di grande successo. Il primo, Seveso. La Chernobyl d’Italia, è disponibile in esclusiva su Audible e racconta la tragedia della città brianzola, soffocata dalla nube tossica originatasi a seguito dell’incidente avvenuto nel 1976 nella fabbrica chimica Icmesa. Il secondo progetto firmato da Liuzzi è invece il recentissimo Metanolo. Il vino che ha avvelenato l’Italia, prodotto per Spotify da Will Media e Boats Sounds, primo in classifica da giorni. Il podcast racconta un altro scandalo della storia italiana del Novecento, quello del vino al metanolo al centro della più grande truffa in campo agroalimentare, avvenuta negli anni Ottanta.

Ma cosa ascolta Matteo Liuzzi quando i podcast non li fa? Ce ne ha suggeriti 5, scopriamoli!

I podcast ascoltati da Matteo Liuzzi

1. Detective

Detective è un podcast nato dalla collaborazione tra Audible e storielibere.fm, scritto e letto da Massimo Picozzi, scrittore e criminologo italiano. Il progetto è dedicato ai grandi detective e investigatori di cui spesso e volentieri si ignorano la vita, i metodi di indagine, i successi e i fallimenti. Il programma colma un vuoto narrativo, dato che in genere molto spazio è dedicato ai serial killer e alle vittime, ma poco a coloro che hanno contribuito o garantito la cattura del responsabile. Le puntate sono disponibili su Audible e hanno una durata di circa 50 minuti.

Perché Matteo Liuzzi ascolta questo podcast?

«Perché tra i protagonisti delle puntate c’è Mario Nardone, il Maigret italiano, il poliziotto senza pistola per antonomasia. Ho iniziato da lui, ma poi mi sono lasciato sedurre da tutti gli altri».

2. Non ce lo dicono1!! – Il podcast di chi grida al complotto

Non ce lo dicono1!! è il podcast scritto e condotto dallo scrittore Errico Buonanno, interamente dedicato alle teorie complottiste. Tra scie chimiche, vampiri di QAnon, Illuminati di Baviera e Savi di Sion la narrazione si muove con intelligenza tra paralogismi e paranoie che hanno fatto e disfatto la Storia. Le dieci puntate, di mezz’ora circa, sono tutte disponibili sulla piattaforma RaiPlay sound.

Perché Matteo Liuzzi ascolta questo podcast?

«Perché l’unico modo per stanare un complotto è capire la bellezza dei complotti. La realtà è più didascalica».

3. Cose molto umane

Longevo progetto di Gianpiero Kesten, già voce di Radio Popolare, che ogni giorno aggiunge una nuova puntata, disponibile su tutte le piattaforme di podcast, a questa raccolta di «cose» interessanti. Gli argomenti sono i più vari: si va dal funzionamento dei termometri, ai modi di dire (perché si dice «fare un fioretto»? o cosa significa «essere nati con la camicia»?), al commento di eventi e accidenti della contemporaneità, il tutto in meno di 10 minuti di orologio.

Perché Matteo Liuzzi ascolta questo podcast?

«Perché ormai è una voce che mi attiva le cellule del cervello e mi svela i segreti delle piccole cose quotidiane. Oltre che fornire innumerevoli argomenti di conversazione necessari per sembrare intelligenti».

4. Omissis – Graziella De Palo: una storia italiana

Omissis è un podcast di Rai Radio 3 in cinque puntate dedicate a un caso di cronaca del 1980 sul quale è tuttora apposto il segreto di Stato. Scritto da Loredana Lipperini, Omissis prova a ricostruire i tasselli mancanti della storia d’Italia degli anni Ottanta – squassata da bombe di piazza, attentati e terremoti – attraverso la vicenda di Graziella De Palo, ventiquattrenne giornalista d’inchiesta, che inseguiva la scia del traffico d’armi tra Italia e Medio Oriente. Scomparsa a Beirut il 2 settembre 1980 insieme al collega Italo Toni, come lui non è mai stata ritrovata. Gli episodi si concentrano sugli avvenimenti precedenti alla scomparsa dei due giornalisti e sono arricchiti da interviste e ricerche d’archivio originali. Le puntate hanno una durata di circa mezz’ora e sono tutte disponibili sulla piattaforma RaiPlay sound.

Perché Matteo Liuzzi ascolta questo podcast?

«Perché la gente che scompare all’improvviso e non si sa più che fine abbia fatto è una delle più grandi angosce che mi dominano sin da bambino».

5. Suspect

Questo podcast in lingua inglese è dedicato a casi di cronaca giudiziaria nei quali le decisioni errate di giudici, investigatori e polizia hanno portato a conseguenze drammatiche e irreversibili. Le puntate hanno una durata di circa 40 minuti e sono disponibili su tutte le principali piattaforme di podcast.

Perché Matteo Liuzzi ascolta questo podcast?

«Perché a volte la giustizia non è sempre giusta. E, forse, sono proprio queste le storie più inquietanti, perché non si torna indietro».

A cura di Alessia Cito

Alessia Cito

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