Volti nella folla di Valeria Luiselli: quante vite ci sono in una sola esistenza?
Un romanzo silenzioso, sospeso tra luoghi, epoche e vite diverse, apparentemente. Edito da La Nuova Frontiera, torna in libreria, a dodici anni dalla prima pubblicazione, Volti nella folla dell’autrice messicana Valeria Luiselli. Tradotto da Elisa Tramontin, premio Babel-Laboratorio Formentini 2018 e già traduttrice di Levrero e Aramburu, questo romanzo, fatto di salti tra luoghi ed epoche diverse, allestisce, tra umorismo e malinconia, un ingorgo di esistenze lontane e al contempo incredibilmente vicine, sullo sfondo di uno spazio malleabile che va dal Messico agli Stati Uniti.
Volti nella folla di Valeria Luiselli: la trama del libro
Una giovane donna di Città del Messico, mamma di un figlio piccolo e di uno «medio», nonché moglie di un architetto, comincia a scrivere un romanzo, da lei definito silenzioso perché scritto di notte, quando i due bambini dormono. Inizia così un racconto a ritroso della sua spensierata giovinezza bohémien nella grande Mela, fatta di poesia indie e di uomini eufemisticamente originali. A ciò si aggiungono altre due linee narrative interconnesse: quella del giovane traduttore di Harlem, invischiato in un lavoro poco pulito sul poeta messicano perduto Gilberto Owen, protagonista a sua volta del terzo piano narrativo, ambientato negli anni Trenta tra New York e Philadelphia. Il trittico di prospettive, parallele ma intersecate, darà vita a una folgorante opera prima firmata da Valeria Luiselli.
Tra letteratura e realtà
Liberamente, come il nome della collana di cui fa parte, Volti nella folla attinge dal vissuto della sua autrice, messicana trapiantata negli States. In questo suo debutto letterario Valeria Luiselli mette in relazione la nostalgia del passato, il vissuto di madre e un’ambizione professionale decisamente difficile da contenere. Similmente a The Hours di Michael Cunningham, è ancora una volta la letteratura il trait d’union che tiene insieme le tante vite, siano esse fatte di t-rex giocattolo e calzini «figli unici» o da scorribande notturne nei jazz bar di Manhattan, magari a vedere Duke Ellington esibirsi al piano. Sulla scia di grandi autori latini come Borges e Bolaño, il frequente cambio di prospettive, reso ancora più avvincente da una scrittura veloce e brillante, restituisce quella dimensione corale che il romanzo, indagando più vite, si prefigge di provare a raggiungere. Agrodolce e malinconico, ma anche ricco di senso di umorismo, Volti nella folla ruota soprattutto attorno a due vite in particolare, quella della scrittrice «senza aria», che usa la scrittura come valvola di sfogo notturna, sottopressione com’è dall’interpretazione dei ruoli di moglie e madre, definiti da un marito invadente e da due bambini piccoli, e quella del «fantasma» di Gilberto Owen, poeta messicano dimenticato e dalla vita incredibilmente affine a quella della protagonista, notti insonni e voglia di evasione compresi.
Chi è Valeria Luiselli, autrice di Volti nella folla
Nata a Città del Messico nel 1983 e laureata in Filosofia, Valeria Luiselli ha poi conseguito un PhD in Letteratura comparata alla Columbia University.
Collaboratrice di quotidiani come il «The New York Times», «El País», «The Guardian», «Letras Libres», per citarne alcuni, vanta al suo attivo diversi premi e riconoscimenti, come i premi del 2020 Fernanda Pivano e Rathbones Folio, entrambi per Archivio dei bambini perduti (anche questo edito in Italia da La Nuova Frontiera, nella traduzione di Tommaso Pincio), altro grande successo di pubblico e critica. Il suo debutto letterario, Volti nella folla, uscito per la prima volta nel 2011 con il titolo di Los ingràvidos per l’indipendente Sexto Piso, ha fatto sì che venisse salutata, fin da subito, come la nuova rivelazione della letteratura latino-americana. Attualmente vive a New York con il marito Álvaro Enrigue ed è un membro dell’Inter-American Dialogue, gruppo di riflessione americano che si occupa, principalmente, di promuovere la democrazia, la prosperità e l’equità sociale nei Caraibi e in America Latina.
A cura di Milo Salso