Ritratti di scrittori: Daniel Pennac, chi è? Scoprilo in 5 parole
Daniel Pennac è una delle figure più importanti nel panorama della letteratura francese contemporanea. Classe 1944, nasce in Marocco ma trascorre l’infanzia tra sud est asiatico e Francia meridionale. Il nome completo è Daniel Pennacchioni e le sue origini sono corse e provenzali. Sin dall’adolescenza la sua grande passione è la scrittura, coltivata grazie a un insegnante che si accorge del talento dello studente, nonostante la sua dislessia. Oggi Pennac vanta una grande produzione letteraria e una stimata carriera da docente di Lettere. Nel 2023 pubblica il suo ultimo romanzo, Capolinea Malaussène (Feltrinelli, 2023).
Daniel Pennac: chi è lo scrittore in 5 parole
Scuola
L’autore ha un rapporto controverso con la scuola durante il periodo adolescenziale in cui non ottiene buoni risultati. È solo grazie a un docente che si accorge della sua grande passione per la scrittura che Pennac si sentirà veramente apprezzato. Al posto dei temi tradizionali, viene incentivato a scrivere un romanzo a puntate, con cadenza settimanale. Dopo aver concluso gli studi liceali, si iscrive alla facoltà di Lettere a Nizza e nel 1968 diventa insegnante e scrittore. Nel libro Diario di scuola (Chagrin d’école), pubblicato nel 2008 da Feltrinelli, si racconta la scuola dal punto di vista degli alunni, in particolare, di quegli alunni considerati fannulloni e sfaticati, come lo era lo stesso Pennac. Ci sono riferimenti autobiografici ma anche interessanti riflessioni sulla pedagogia. Proprio per queste ultime, l’università di Bologna gli ha conferito la laurea in Pedagogia honoris causa.
Parigi
A un certo punto della sua vita, Pennac decide di trasferirsi a Parigi, in particolare nel quartiere di Belleville, che racconta nei suoi romanzi. Insegna in un liceo e si occupa di ragazzi difficili. Ispirato dall’ambiente in cui vive, inizia a scrivere i romanzi che fanno parte del ciclo di Malaussène dal nome del protagonista, Benjamin Malaussène. Il primo tomo della saga è Il paradiso degli orchi (Feltrinelli, 1991): qui vediamo una Parigi sporca e povera ma vivace e accogliente, un miscuglio di diverse realtà etniche. Qui sono ambientati i sette romanzi che raccontano le storie di una bizzarra tribù la cui residenza è fissata in Rue de la Folie Regnault, non lontano dal Père Lachaise.
Giallo
Il genere che contraddistingue la produzione di Pennac è il giallo: il primo lo scrive quasi per gioco nel 1985, il già citato Paradiso degli orchi, titolo che ricalca Al paradiso delle signore di Émile Zola. Il protagonista, Benjamin Malaussène, ha una famiglia numerosa con cui vive quotidianamente nuove avventure, interrotte dallo scoppio di una serie di bombe nel Grande Magazzini, in cui lavora. Di mestiere fa il capro espiatorio ed è per questo che si ritrova costantemente in situazioni spiacevoli, mentre cerca di risolvere strani misteri. Il linguaggio ironico misto a eventi surreali rende la lettura dei gialli scorrevole e divertente.
Ragazzi
Pennac è noto anche per i suoi libri per ragazzi, a cui si dedica non solo in qualità di insegnante ma anche come precettore e scrittore. È il caso di Abbaiare stanca, romanzo pubblicato nel 1982, il cui protagonista è chiamato «Il Cane» che ammaestra la padrona, Mela. I genitori della padroncina, gelosi del loro rapporto, decidono di abbandonare il cane in autostrada. Quest’ultimo, però, riesce a ritrovare la strada verso Parigi e, durante il viaggio, vive avventure straordinarie con i suoi amici animali. E poi ancora, L’occhio del lupo (Salani, 1993), che l’autore afferma di preferire tra i suoi scritti: «Un libro per ragazzi, la storia di un piccolo africano che incontra un vecchio lupo guercio venuto dall’Alaska».
Lettura
«Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere». Queste parole sono tratte dal libro Come un romanzo (Feltrinelli, 2000) saggio in cui l’autore affronta il problema del rapporto dei giovani con la lettura. Quest’ultima dovrebbe essere intesa come un piacere e una fonte inesauribile di nuove scoperte, ma, al contrario, spesso viene considerata un’attività noiosa e inutile. Nel romanzo, l’autore enumera i dieci diritti del lettore: da quello di non leggere a quello di leggere ovunque, dal diritto di spizzicare al diritto di saltare le pagine.
Daniel Pennac: i primi libri da leggere per conoscere questo scrittore
- L’occhio del lupo, Salani, 1993
- L’altra Parigi, Unicopli, 2004
- Diario di scuola, Feltrinelli, 2008
- Come un romanzo, Feltrinelli, 2013
- Capolinea Malaussène, Feltrinelli, 2023
A cura di Giusi Chiofalo