Perché amiamo i libri di Antonio Manzini, lo scrittore di gialli più letto d’Italia (dopo Camilleri)?
Antonio Manzini è il giallista italiano più letto dopo Andrea Camilleri. Lo scorso 22 ottobre è uscito per Sellerio Il passato è un morto senza cadavere, il quindicesimo romanzo della serie dedicata a Rocco Schiavone, il controverso e atipico vicequestore romano trasferito ad Aosta per motivi disciplinari.
Antonio Manzini: chi è lo scrittore
Nato a Roma il 7 agosto 1964, Antonio Manzini ha frequentato l’Accademia nazionale d’Arte drammatica, dove è stato allievo di Andrea Camilleri.Prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come attore cinematografico e televisivo, interpretando il ruolo di Serpico in Tutti per Bruno e dell’ispettore Tucci in Linda, il brigadiere e…, serie tv sul cui set conobbe la futura moglie Toni Tommasi, al tempo responsabile del cast. Ha collaborato come sceneggiatore ai film Il siero della vanità (2004) di Alex Infascelli e Come Dio comanda (2008) di Gabriele Salvatores. Ha inoltre scritto e diretto la pellicola Cristian e Palletta contro tutti (2016). La svolta decisiva arriva però con la narrativa e la nascita del personaggio letterario di Rocco Schiavone.
I libri di Antonio Manzini
Antonio Manzini ha esordito nella narrativa nel 2005 con un racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l’antologia Crimini (Einaudi) e con il poliziesco Sangue marcio (Fazi).
Nel 2013 pubblica con Sellerio Pista nera, il primo romanzo della serie dedicata al vicequestore Rocco Schiavone, protagonista di racconti e raccolte come Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016) e L’anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018). Oltre al mondo del vicequestore, Manzini ha scritto i romanzi Gli ultimi giorni di quiete (2020) e La mala erba (2022) per la collana La memoria di Sellerio e il romanzo Tutti i particolari in cronaca (Mondadori, 2024).
Perché leggiamo Antonio Manzini
Antonio Manzini ha rivoluzionato il giallo italiano creando un personaggio fuori dagli schemi: Rocco Schiavone è un vicequestore burbero, cinico, spesso sopra le righe e capace di sfidare le regole per seguire il proprio senso di giustizia. La trasposizione televisiva con Marco Giallini nel ruolo del vicequestore ha contribuito ad amplificare il successo dei romanzi e a raggiungere un pubblico ancora più vasto. Ma Manzini non è solo Schiavone: la sua scrittura si distingue per la capacità di creare trame avvincenti in cui il genere giallo si intreccia a riflessioni sociali e psicologiche.
A cura di Francesca Cocchi