Vita annotata di Daniel Walker di Stefano Scanu: il mistero della carta agli albori della rivoluzione industriale. Recensione
Che prodigio, la carta! Sogno e tormento di ogni libraio, cartaio o lettore. Grazie alle peripezie di Daniel Walker, raccontate da Stefano Scanu (nel libro pubblicato da Giulio Perrone Editore), il lettore viene a conoscenza di una storia misteriosa come mai avremmo potuto immaginare.
Vita annotata di Daniel Walker: la trama del libro di di Stefano Scanu
Siamo a Dartford, poche miglia da Londra, nel pieno della rivoluzione industriale. Daniel Walker – figlio di mastro cartaio, condannato a convivere con il fetore di marcio della cartiera Spilman – è tormentato dalla realizzazione della carta perfetta. Una vera ossessione che lo porterà a scoprire – ma chissà poi se è il primo a farlo – la pasta di legno, che rivoluzionerà l’industria della carta. Come un alchimista, Daniel dedica la propria vita a esperimenti, prove e miscele che lo condurranno a fare la conoscenza di illustri personaggi dell’epoca. John Baskerville, inventore dell’omonimo font, che si dedicò alla stampa e la tipografia, o i fratelli Montgolfier, che addomesticarono la carta inventandone una così sottile da poter volare in cielo.
“Non c’era un pezzo di carta uguale all’altro. Da quelli gialli e spessi come la paglia ad altri più chiari e sottili. Alcuni erano lisci, quasi oleati o ruvidi come la buccia d’arancia. Daniel sentiva l’odore di allume, di avena o di pecora che andava a mischiarsi con quello della minestra sulla stufa.”
La carta, vera protagonista del romanzo di Stefano Scanu
Le peripezie, le ossessioni che sembrano condurre Daniel Walker sull’orlo della pazzia, lasciano lo spazio alla vera protagonista del romanzo: la carta. Tra le righe è nascosta la riflessione sulla fragilità, la caducità degli oggetti realizzati dall’uomo. Luce, vento, umidità, ossidazione, una miriade di elementi agiscono deteriorando il prezioso prodotto, rendendolo fragile e al contempo così prezioso da costituire un nodo cruciale nel commercio e nell’economia inglese. La carta fu, per certi versi, protagonista di una guerra economica tra Inghilterra e Francia, per l’egemonia del brevetto, che si sommò a quella per l’espansione delle proprie colonie.
“Una frotta di elementi che si mangiava la vita, la carta e tutto il resto. C’era la luce, il vento, l’umidità, il caldo e il freddo, l’ossidazione, la polvere, il tempo e altre cose in più di cui non sapeva neppure l’origine.”
La scrittura e lo stile di Stefano Scanu
Vita annotata di Daniel Walker è un lungo foglio di carta spessa, e un po’ ingiallita, che conduce il lettore in un mondo, quello delle tipografie e dei primi caratteri stampati, molto amato. L’ambientazione storica della fine del XVIII secolo è però affrontata con uno stile moderno e leggero in cui il narratore, in terza persona, sembra descrivere, non senza una punta di ironia, le mille tribolazioni in cui Daniel inciampa. Stefano Scanu ha scritto una lettera di amore verso la carta e il suo mistero dimenticato, perfetto per gli amanti dei libri.
a cura di Silvia Ognibene
@silviabookolica