Tutta la stanchezza del mondo di Enrica Tesio: un diario sui «multistanchi». Recensione

 Tutta la stanchezza del mondo di Enrica Tesio: un diario sui «multistanchi». Recensione

Tutta la stanchezza del mondo, edito da Bompiani, è il diario personale, per nulla segreto, di Enrica Tesio, in cui l’autrice si rende portavoce della schiera dei «multistanchi», quelli che alla domanda «come stai?» rispondono in coro «stanchi», o «esauriti» o «esausti». Come se la stanchezza, socialmente accettata, fosse effetto collaterale di una vita degna di definirsi tale. Dall’idea di raccontarsi prende corpo la raccolta delle dodici fatiche, come quelle di Ercole, che ogni sera ci fanno pensare di mollare, e invece poi…

 

Tutta la stanchezza del mondo di Enrica Tesio: la trama del libro

La sera dell’11 febbraio 2013 papa Benedetto XVI dichiarò ufficialmente di dimettersi dal ruolo di Capo della Chiesa. Una malattia? Una crisi di coscienza? No. Semplicemente, il papa era stanco. Se perfino il papa poteva ammettere che fosse venuto meno il vigore del corpo e dell’anima e dunque abdicare, perché noi non potevamo? Partendo da quest’intuizione Enrica Tesio, blogger, scrittrice, mamma di tre figli, ripercorre tutta la stanchezza della sua vita, tramite il racconto di dodici fatiche. La casa – soprattutto al tempo della pandemia – il lavoro, i figli, ma anche la ricerca della felicità, la fatica di diventare, una volta per tutte, adulti, di comunicare con chi non conosciamo, e infine la fatica delle relazioni di coppia.

 

Dodici fatiche raccontate con leggerezza: non un manuale di self-help ma un libro con spunti di riflessione

Grazie al diario delle sue dodici fatiche, con ironia e leggerezza, Enrica Tesio ci consegna il ritratto di tutti noi. Delineando il suo percorso di vita non lineare – ma quale percorso lo è? – racconta le insicurezze, le fragilità, talvolta anche le paranoie, di donne e uomini moderni. Il flusso dei pensieri dell’autrice è così piacevole e di una tale chiarezza, da consentirne una lettura che non stanca mai. Si aggiungono poi i numerosissimi riferimenti alla cultura pop diligentemente elencati nella «bibliodiscocartografia della stanchezza» riportata a conclusione del libro. Lo sguardo di Tesio è quello di una donna matura, capace di grande autoironia ma anche di una comprensione di sé per nulla banale. Per questo Tutta la stanchezza del mondo non è un manuale di self-help o un decalogo per la sopravvivenza nei tempi moderni. Ben lontano dall’essere un testo superficiale, il libro di Tesio racconta di noi e consente al lettore più di uno spunto per riflettere sulle nostre esistenze.

«Mi affatica la tristezza che mette all’angolo e sembra non ci sia via d’uscita. Sapere che gli angoli sono delle volte mi riposa.»

a cura di Silvia Ognibene
@silviabookolica

Silvia Ognibene

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