Only Revolutions di Mark Z. Danielewski: una storia d’amore on the road che si può leggere dalla fine. Recensione

 Only Revolutions di Mark Z. Danielewski: una storia d’amore on the road che si può leggere dalla fine. Recensione

Dopo l’esordio con Casa di foglie, un libro divenuto negli anni un cult introvabile e ripubblicato qualche anno fa da 66thand2nd, Mark Z. Danielewski torna in libreria con Only Revolutions (66thand2nd, 2023; nella traduzione di Leonardo Taiuti), un romanzo che ha l’intento di stupire più del primo, con una storia d’amore on the road di due sedicenni in viaggio lungo gli assi spaziali e temporali degli Stati Uniti.

Only Revolutions di Mark Z. Danielewski: la trama del libro

La trama è scarna: racconta la medesima storia ma da due differenti punti di vista, quelli di Sam e Hailey, due sedicenni che si innamorano e decidono di mettersi in viaggio attraverso i luoghi più simbolici degli Stati Uniti: gli Appalachi, New Orleans, il fiume Mississippi. Quello di Only Revolutions è anche un viaggio temporale che parte dal 1863, durante la Guerra civile americana, fino alla contemporaneità – la narrazione è affiancata da rimandi a eventi storici posizionati nella parte centrale delle pagine – e in cui l’avventura del viaggio si interseca con quella dell’amore tra i due narratori vagabondi, per sempre adolescenti.

Una lettura ergodica

La struttura non lineare ed ergodica è tra gli aspetti più affascinanti di questo romanzo – aspetti, peraltro, che avevamo già incontrato nell’esordio. È un romanzo, questo, che si può leggere in entrambi i versi, dall’inizio o dalla fine, sì, o magari – come suggerisce l’editore – leggendo prima otto pagine di Sam per poi girare il libro e leggerne altre otto di Hailey. Quale che sia il verso di lettura scelto, ci si renderà subito conto che le due narrazioni non mirano a uno sguardo oggettivo, ma si rivelano soggettive in virtù delle differenti percezioni e sentimenti legati agli eventi. Gli elementi tipografici come parole in grassetto, lettere di due colori (verde per Sam, giallo per Hailey), dimensioni di caratteri diversi, numero di pagine (360, come un giro completo, a simboleggiare l’eterno ritorno; 180 per ciascun personaggio), sono tutti elementi che concorrono a una narrazione dal tratto fortemente simbolico.

La scrittura di Mark Z. Danielewski in Only Revolutions

La parola chiave per descrivere la scrittura di Mark Z. Danielewski in Only revolutions è sperimentalismo, sia nella commistione di prosa e poesia, sia nella struttura stessa del libro; frammenti di prosa e di elegia che insieme sospingono un mulinello di voci in un tempo e in uno spazio noti e ignoti: «CI allunghiamo pronti a / divertirci. Un uccello è un uccello / finché non schizza. Carezze viscose / cosce e tastate, i suoi gemiti / CI calano addosso, NOI / questa vita non la tolleriamo».

 

A cura di Vincenza Lucà

Blam

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