Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli: Focolai di empatia. Recensione
“Non so della libertà, so che ci viene vietata la bellezza. Non proprio, viene vietata la vitalità in tutte le sue forme”
Nella cittadina di DF colori, emozioni, legami o desideri sono vietati: tutto è rigorosamente catalogato e controllato dal potere centrale. Anche pensare non va bene, perché come sarebbe un mondo governato dalle opinioni personali? Giulio Cavalli, dopo aver vinto il Premio Selezione Campiello, è tornato in libreria con Nuovissimo Testamento pubblicato da Fandango Libri. A meno di un mese dall’uscita, è stato proposto tra i titoli candidati al Premio Strega 2021.
Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli: la trama
C’è un gran viavai al pronto soccorso di DF e il reparto di Disturbi affettivi, dove vengono ricoverati i cittadini con problemi di rotondità sentimentale, risulta essere particolarmente affollato. Fausto Albini si sente male sulla spiaggia, probabilmente in seguito a un ricordo riaffiorato mentre disegna un cerchio sulla sabbia. In stanza con lui ci sono anche Andrea Razzone, colto in flagrante mentre leggeva, e Angelo Siani che sogna ossessivamente la madre che non ha potuto conoscere. A DF il tempo non passa: scorre sempre allo stesso modo, i minuti sono scanditi da rigide tabelle prestabilite dal Governo. Qualcosa, però, si inceppa. I casi di disturbi affettivi aumentano in modo esponenziale, l’esecutivo del presidente Bussoli è preoccupato: come si può governare un popolo che prova desideri ed emozioni? La preoccupazione è lecita: di lì a poco avrà luogo una rivoluzione, non appena Fausto e i suoi compagni capiranno che la mancanza di empatia è frutto di un disegno politico.
Innamorarsi in un mondo senza amore: Anna e Fausto
Fausto scopre l’amore – un sentimento indicibile e proibito – in seguito all’incontro con la dottoressa Anna Cordio, che ha in carico il suo caso. Anna fin da bambina è stata stimata per il proprio equilibrio che l’ha sempre portata ad avere l’atteggiamento giusto, ad evitare le parole e le espressioni di troppo. Mentre la sua freddezza la porta a distinguersi come una delle cittadine modello di DF, Anna crea un antidoto al vaccino che debella sentimenti ed empatia dalla popolazione. Anche lei si innamora di Fausto, ma come potrebbero amarsi in un mondo che vaccina le persone contro l’amore? Per farlo, infatti, avrebbero bisogno di un contesto che permetta al sentimento di fluire, di una situazione che permetta di consumare l’amore senza farsi consumare. Ma non hanno niente del genere.
DF: vita e rivoluzione
A DF non ci sono aspirazioni o libertà. A DF i bambini vengono tolti ai propri genitori e le mogli vengono assegnate a rotazione. A DF tutti hanno lo stesso numero di vestiti e le stesse identiche cose nelle case. A DF la dieta settimanale è prestabilita dal governo e i libri non esistono. “A DF è giusto tutto ciò che accade ed è sbagliato tutto ciò che intralcia il corso prestabilito delle cose.”
A DF una mattina avviene una rivoluzione. Fausto e i suoi compagni, dopo essersi impegnati a lungo a somministrare l’antidoto studiato da Anna, sferzano il colpo finale: lo riversano negli acquedotti di tutta la città. Un risveglio particolare, per gli abitanti. Al solo contatto dell’acqua, infatti, l’effetto del vaccino svanisce. La rivoluzione non ha lo scopo di prendere il potere o il controllo del paese, bensì di riprendere il controllo di se stessi. Fausto, Anna e gli altri vogliono liberare le emozioni, riportare l’empatia tra le strade della città e dare voce ad un nuovissimo testamento. Anche a costo di rimetterci la vita.
Il genere: la distopia tra Orwell e le serie tv targate Netflix
Nell’anno in cui si perde il copyright sulle opere di Orwell, ne troviamo alcuni rimandi nel libro di Cavalli. Come una madeleine proustiana, ci ricorda scorci di vita – pagine di libri – che abbiamo già vissuto. E lo amiamo proprio per questo.
Nuovissimo testamento è un romanzo distopico che mescola il novecentesco 1984 alla recentissima serie Netflix Il racconto dell’ancella, tratto dall’omonimo romanzo della Atwood. DF E Gilead sono abitate dalle stesse donne, con il solo scopo di mettere al mondo bambini che poi non potranno crescere. Donne che non possono innamorarsi, scegliere, vivere, ma che vengono assegnate ad un uomo per poi passare a quello successivo. Leggendo Cavalli, viene spontaneo pensare ai vestiti lunghi e rossi delle ancelle, semplici fiori che aspettano di essere fecondati.
In Nuovissimo testamento la punteggiatura è scarsa, non ci sono virgolette che contrassegnano i dialoghi: la sintassi assume i connotati di un flusso di emozioni represse. La carta assorbe il tormento, i sentimenti, l’anima soffocata delle brigate sentimentali. E al lettore viene voglia di vivere, amare e sentire tutto in maniera amplificata.
a cura di Maria Ducoli