Ma tutti gli altri giorni no di Giancarlo e Massimiliano Governi. Un dialogo scritto tra padre e figlio nell’anno della pandemia. Recensione
Nel marzo del 2020, la pandemia da Covid-19 dilania l’Italia, svuotandola, relegando tutti nelle proprie case, prigioni o oasi a seconda dei casi. Durante i giorni del lockdown vissuti in apnea, l’autore Massimiliano Governi si è dedicato a un fitto scambio di lettere con il padre Giancarlo, storico giornalista Rai, diventato un libro dal titolo Ma tutti gli altri giorni no, pubblicato da Nutrimenti a gennaio di quest’anno.
Ma tutti gli altri giorni no di Giancarlo e Massimiliano Governi: la trama del libro
Difficile definire il genere di Ma tutti gli altri giorni no: a tratti memoir, a tratti conversazione privata e intervista, un libro che trascende le etichette per entrare nella dimensione privata di due personaggi importanti del panorama culturale italiano. Ci aspetteremmo un classico dialogo familiare, ma quel tipo di pathos manca, e manca anche l’addossarsi delle colpe tipico dei rapporti padre-figlio che solitamente troviamo in letteratura. Forse perché Massimiliano ha superato i cinquant’anni, oltrepassando quello che spesso viene definito come il punto in cui si smette di essere figli per ritrovarsi sullo stesso piano dei genitori. Solo una volta, Massimiliano scrive «ora posso chiedertelo: come ti è venuto in mente? Perché diavolo l’hai fatto?» riferendosi a un suo amore adolescenziale, a malintesi e fraintendimenti.
La narrazione procede come una conversazione avvenuta davanti a un caffè, durata ore o giorni non ha importanza. Non si sente la distanza, quella imposta dal Governo per non soccombere di fronte al virus sconosciuto che ha inevitabilmente trasformato la nostra esistenza. Giancarlo e Massimiliano non parlano della pandemia, però. Ne fanno solo alcuni brevi cenni. C’era bisogno di raccontarsi altro, riscoprire il mondo che sembrava non esserci più.
La cultura e la storia italiana raccontata in un dialogo scritto
In Ma tutti gli altri giorni no troviamo frammenti di Storia della cultura italiana. Sono gli anni floridi del giornalismo, quelli in cui nasce Rai 2 anche grazie al lavoro di Giancarlo Governi. Tra le pagine troviamo inoltre preziosi aneddoti su Sordi, Craxi, Pertini e Gramsci, un libro che diventa il ritratto di un’epoca storica passata e rimpianta.
«Mentre gli altri si attenevano rigorosamente alle regole codificate, io cercavo la modernizzazione» confessa il giornalista Governi, ideatore di programmi leggendari come SuperGulp! Fumetti in TV, Il pianeta Totò, Storia di un italiano. Prima di approdare negli studi Rai, Governi era un giovane venditore di macchine da scrivere, per poi trovarsi dall’altra parte della scrivania a battere ritmicamente le dita sui tasti rumorosi delle Olivetti. E da qui tutto ha inizio.
La sua passione per la televisione è più longeva. È solo un bambino quando a casa di un amico vede per la prima volta quella scatola magica: «Quei pochi minuti furono la mia iniziazione alla televisione, quell’aggeggio che ci avrebbe portato il mondo in casa, che avrebbe fatto l’unità linguistica d’Italia, che avrebbe abbattuto tutti i confini e che avrebbe trasformato, nel bene e nel male, l’universo mondo in un villaggio globale».
Giancarlo Governi: una vita al servizio del giornalismo
Governi inizia la propria attività giornalistica collaborando per il giornale «Avanti!» e gestendo una rubrica di critica televisiva. I suoi articoli compaiono anche su «Tempo Illustrato», «Il Mondo», «Paese sera», «Il Messaggero» e «l’Unità».
Per la Rai si occupa di spettacolo leggero e fiction, contribuendo alla riscoperta dei volti dimenticati del panorama culturale italiano. Una sessantina di suoi Ritratti, dedicati ai grandi personaggi dello spettacolo e dello sport, passano sugli schermi di Rai 2 e Rai 3. Giancarlo Governi arriva anche in libreria: i suoi fermimmagine di uomini e donne che hanno fatto la cultura diventano libri, tra cui si ricordano Alberto Sordi. Storia di un italiano (Fandango, 2020), Totò. Vita, opere e miracoli (Fazi, 2017), Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani (minimum fax, 2008).
a cura di Maria Ducoli