Il potere dell’impulsività e della scelte avventate raccontate da Paolo Zardi in La meccanica dei corpi. Recensione
Come funzionano i nostri corpi? E perché di fronte a ogni situazione emergono molteplici opzioni, tutte apparentemente complesse e dalle conseguenze imprevedibili? Paolo Zardi in La meccanica dei corpi (Neo edizioni, 2023) cerca di rispondere a queste domande attraverso cinque storie ambientate in Italia, attingendo a tutta la tavolozza delle emozioni per dipingere gli altrettanti protagonisti, mossi da impellenti desideri e decisi, in maniera più o meno consapevole, a cambiare le carte in tavola. Ne varrà la pena? Non esattamente.
La meccanica dei corpi di Paolo Zardi: la trama del libro
L’era della dignità borghese è il primo racconto. Lucia è un’ambiziosa giornalista alla ricerca dell’articolo giusto per fare il salto di qualità. Lo troverà, quando scriverà una storia su un presunto pedofilo. Presunto perché la storia è inventata, e le conseguenze saranno drammatiche. Cui prodest? Nessuno.
Armando è il protagonista di Fantasmi. Giunto al termine della sua vita, solo e malfermo, riuscirà a dare un senso ai suoi ultimi giorni – e in generale alla sua esistenza – grazie a una scoperta inattesa. Una storia di redenzione per un personaggio che, complici gli eventi della vita, aveva perso il gusto e la voglia di vivere. Opposto per costruzione e intenti al primo.
Non passa invano il tempo racconta di come l’incontro di due vecchi amici, dopo tanti anni, possa trasformarsi in un’avventura. Un misto di curiosità, leggerezza e fantasia, che assume i contorni di un viaggio nel tempo. La meccanica dei corpi è anche fantasia e voglia di trascendere lo spazio e il tempo.
Andrea, il marito di Silvia, scende in strada per mettere fine a una violenza alla quale entrambi stavano assistendo dalla finestra di casa, rischiando persino la vita. Si apre così il quarto racconto, Il risveglio, nel quale Andrea, ferito gravemente, si riprenderà dopo mesi di riabilitazione. Lo farà, ma come una persona del tutto nuova, a cominciare dal nome. Silvia, la moglie, dovrà fare i conti con gli effetti collaterali di questa distopica realtà.
La meccanica dei corpi si chiude con il segmento Il signor Bovary, il cui protagonista rappresenta in maniera macchiettistica una versione maschile della famosa madame di Flaubert. Lui, direttore di banca, intreccia una pericolosa relazione con la signora che fa le pulizie nella sua filiale; questo, mentre è in attesa di diventare padre per la seconda volta. La lussuriosa fiamma della novità, che esula dalla routine, brucia ardentemente ma si consuma in maniera veloce. Tentare di ravvivarla aumentando la posta in palio non farà altro che avvicinare i due allo scontato epilogo che li attende.
La meccanica dei corpi: l’irrazionalità sopra ogni cosa
Le emozioni messe in campo sono tante, così come le motivazioni. E se il male fosse una di queste? In tutti i racconti, qualsiasi personaggio arriva a compiere un’azione che contempla un risvolto imprevedibile e, da un certo punto di vista, malvagio. Scrivere di un pedofilo «per sentito dire» o tradire la moglie in gravidanza «per evadere dalla realtà» sono gesti carichi di egoismo e cattiveria. Ma allora perché farlo? In La meccanica dei corpi prevale l’impulsività, che è chiaramente una debolezza. Se Andrea non avesse deciso seduta stante di scendere e sedare una violenza in strada, non si sarebbe preso una pallottola in faccia e non sarebbe diventato un’altra persona. Decisione ponderata? Assolutamente no. Ma ora a doverne pagare le conseguenze sono in due: lui e la moglie, Silvia. Un tratto comune a tutti e cinque i racconti è l’imprevedibilità di scelte avventate e delle conseguenze che altri – non i protagonisti/carnefici – sono costretti a subire. Un ragazzo che decide di lasciare tutto e svanire nel nulla lascia i genitori nel panico, costringendoli a adattarsi a questa sua decisione. Infatti Armando, il protagonista di Fantasmi, non sarà più lo stesso da quel momento in poi. Lo stesso varrà per Lucia dopo l’articolo fake; per i due amici dopo un allucinante serata nelle pieghe dello spazio e del tempo e, detto di Andrea e Silvia, anche per il direttore fedifrago. Qual è, in definitiva, la meccanica che sottende e anima i corpi? Le debolezze e le fragilità più intime che tutti affliggono, siano essi vittime o carnefici.
Chi è Paolo Zardi, autore di La meccanica dei corpi?
Ingegnere elettronico nato a Padova nel 1970, Paolo Zardi fa il suo esordio nel 2008 con un racconto parte dell’antologia Giovani cosmetici, edito da Sartorio. A questo, hanno fatto seguito una serie di importanti romanzi e di raccolte di racconti, tra i quali spicca il finalista al premio Strega 2015 XXI secolo, edito da Neo edizioni. Primo autore italiano a essere stato tradotto e pubblicato dalla rivista «Lunch Ticket» (facente capo all’università californiana di Antioch, Los Angeles) con il racconto Sei minuti.
A cura di Milo Salso