Come leggere la Bibbia secondo Aldo Cazzullo: “Il Dio dei nostri padri” è il suo ultimo libro. Recensione

 Come leggere la Bibbia secondo Aldo Cazzullo: “Il Dio dei nostri padri” è il suo ultimo libro. Recensione

«Perché la Bibbia, al pari di ogni grande opera, parla di noi.»

Esce in libreria il nuovo libro di Aldo Cazzullo, autore e giornalista che, oltre alle sue innumerevoli e interessanti pubblicazioni, ci ha regalato negli anni le interviste dei più grandi artisti, politici, imprenditori e sportivi italiani e internazionali. Il Dio dei nostri padri (HarperCollins, 2024) è un libro che ripercorre l’intera narrazione della Bibbia; Cazzullo infatti racconta e ci accompagna in una lettura diversa e contestualizzata, non perdendo mai l’intento iniziale descritto nel prologo: la longevità di una vastissima opera letteraria che parla di noi.

Il Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo: la trama del libro

Chi più, chi meno, credenti e non, possiamo riconoscere che la trama della Bibbia fa parte di noi. E il saggio di Cazzullo, attraverso un’interpretazione più contemporanea, affronta con un approccio rispettoso e di profonda conoscenza la lettura del testo sacro: dalla creazione fino alla Valle delle ossa viventi, passando dalle piaghe d’Egitto, a Mosè, a Sansone, all’Arca dell’Alleanza, al Cantico dei Cantici. Dio è il grande e assoluto protagonista, introspettivo e critico nella sua frase «e vide che era cosa buona», benevolo ma anche spietato. Diversi altri uomini vivono le vicissitudini raccontate nella Bibbia, ma anche tante donne: Ester, Giuditta, Rut, per elencarne alcune. La storia di un popolo, quello ebraico, ma anche le radici dell’identità cristiana.

La longevità e la qualità letteraria della Bibbia

Fino a qualche decennio fa, nei comodini delle camere d’albergo di tutto l’Occidente, come nelle stanze degli ospedali, si poteva trovare sempre una copia della Bibbia, e così per quasi tutto il Novecento è stata certo l’opera più stampata e venduta. I tempi forse sono cambiati, ma l’intento di Cazzullo è di invitarci a consultare la Bibbia con uno scopo altro e apprezzarne la struttura complessa, le traduzioni che nei secoli si sono succedute; ammirare le alte qualità letterarie, a partire da una scrittura di grande potenza narrativa e densa di significati.

Lo stile di Aldo Cazzullo in Dio dei nostri padri

Con una scrittura pulita, Cazzullo toglie tutta quella patina didascalica dalla Bibbia, rivisita innestando citazioni e rimandi per ricollocare gli anacronismi etici e intellettuali di un’opera sì senza tempo, ma soggetta come ogni cosa ai passaggi sociali e generazionali. Gli approfondimenti di Cazzullo non sono mai banali, e argomenti delicati come la figura delle donne, gli scontri tra razze, sono gestiti con sensibilità e misura. Doti di controllo per governare un’opera così vasta sono fondamentali, e la struttura e la formula di comunicazione adottate dall’autore consentono di apprezzare in maniera diversa, per non dire nuova, la complessità di un testo che continua a resistere e a ispirare milioni di persone.

 

A cura di Caterina Incerti

Blam

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