“Vogliamo che i nostri libri siano oggetti che hai voglia di baciare, leccare, mangiare”. Nasce Mercurio, una nuova casa editrice. La storia

 “Vogliamo che i nostri libri siano oggetti che hai voglia di baciare, leccare, mangiare”. Nasce Mercurio, una nuova casa editrice. La storia

Mercurio è una casa editrice che ha appena fatto il suo ingresso nel mondo dell’editoria e della letteratura. Il suo proposito è chiaro: pubblicare opere autentiche, difficilmente incasellabili in un solo genere letterario, radicate nella contemporaneità e capaci di suscitare emozioni forti.

Abbiamo posto alcune domande alla redazione di Mercurio: dall’intervista che leggerete emerge tutto l’entusiasmo di una casa editrice pronta a osare.

 

Come mai l’idea di creare una nuova casa editrice in un mercato già saturo?

Ciò che si fa per amore sia al di là del bene e del male, quindi la risposta più vera e più semplice è perché ne sentivamo, tutti insieme, il bisogno. Crediamo che ci sia sempre spazio per ciò che è autentico, unico, ma soprattutto per un progetto nato grazie alla passione. Non siamo pieni di case editrici, siamo pieni di case editrici inautentiche, senza cuore. È questo secondo noi il vero punto della questione. 

Cosa vi distingue dalle altre? 

Tante cose, ma soprattutto il modo in cui lavoriamo ai nostri libri. Quando diciamo che Mercurio è una coven non lo diciamo per ragioni di marketing: quello che cerchiamo di fare ogni giorno è creare una squadra di lavoro che sia una comunità di anime affini, di persone che si rispecchiano in quello che fanno e che sentano un’affinità profonda con i libri che pubblicano. Pur avendo la necessaria gerarchia interna, la nostra proposta editoriale è la somma di tutte le persone che lavorano dentro Mercurio, delle loro emozioni e della loro idea di letteratura.

Qual è il vostro obiettivo?

Sedimentarci, crescere e allargare la nostra cerchia a tutte le persone che risuonano con noi.

Chi sta dietro Mercurio? 

Nessuno, e tutti. Mercurio è una congrega, ci mostriamo quando serve ma solo alle persone giuste.

In una sola parola, come definireste quel quid che ricercate nei libri da pubblicare? 

Autenticità. Questo è tutto ciò che chiediamo: al di là del genere e delle tematiche, vogliamo che i nostri libri siano autentici, veri, che non si vergognino di essere ciò che sono e che si prendano la responsabilità di esserlo fino in fondo.

Cosa vi guida nella scelta della veste grafica? 

L’universo visivo di Mercurio è una miscela di segni archetipici, iconografia antica, riferimenti visivi contemporanei, linguaggi futuribili e ispirazioni della nostra adolescenza, con l’intento di generare desiderio nel lettore. Vogliamo che i nostri libri siano seducenti e rassicuranti, disturbanti e accoglienti, oggetti che hai voglia di toccare, guardare, baciare, leccare, lanciare, pestare, mangiare, sfogliare, scrutare, titillare, leggere.

La prima uscita di una casa editrice nuova può definirsi simbolica: dunque perché avete scelto proprio Maeve di CJ Leede? 

Non potevamo scegliere un libro migliore: siamo onorati di essere gli editori italiani di CJ Leede, perché Meave incarna esattamente quello di cui parlavamo prima. È un romanzo autentico, scritto con il cuore e la passione. In un mondo arido che ci vuole morti, non possiamo chiedere altro a un’autrice. 

«Mercurio è un incantesimo, un atto di volontà creativa, un luogo dove stare insieme e permettersi di provare emozioni attraverso le storie»: partendo da queste parole con cui vi definite, come vi ponete rispetto alla realtà circostante? I vostri libri descrivono un mondo reale, uno immaginato, o si pongono come strumento immaginario per vivere meglio quello reale? 

La filosofia che guida il progetto di Mercurio sostiene che la realtà esiste ma non come oggetto immobile e indifferente, bensì come energia, come potenza che può essere alterata e plasmata. Mercurio nasce in un momento difficile sotto tutti i punti di vista, ma proprio per questo si propone di essere portatore della potenza che ognuno e ognuna di noi stava cercando. I nostri libri non sono escapismo, ma se lo sono, lo sono unicamente in senso tolkieniano: atto creativo per rivendicare il proprio posto nel mondo.

Mercurio è una casa editrice nuova che pubblica titoli contemporanei che guardano al presente e al futuro, ma volgendo lo sguardo un attimo al passato quali libri sarebbero potuti essere pubblicati da Mercurio perché in linea con la sua identità? 

Ce ne sono molti: Ohio di Stephen Markley, Un amore senza fine di Scott Spencer ma anche Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley, It di Stephen King e Il Monte Analogo di René Daumal.

Avete intenzione di pubblicare presto degli autori italiani? 

Siamo già al lavoro con diverse proposte, pubblicare autori italiani è una delle nostre priorità, ma vogliamo farlo solo con estrema convinzione e fiducia nei testi.

A cura di Vincenza Lucà

Blam

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