Ritagli di giornale di Rocco Casulli: un graphic novel che gioca tra il concetto di solitudine e informazione

 Ritagli di giornale di Rocco Casulli: un graphic novel che gioca tra il concetto di solitudine e informazione

Si può leggere un libro quasi senza parole? Sì. La dimostrazione è il graphic novel Ritagli di giornale di Rocco Casulli uscito per OttoCervo (marchio di Antonio Mandese editore e figli). Il giovane fumettista pugliese gioca con colori e acquerelli digitali per dare vita a una storia per adulti costruita, passo passo, tra fantasia e realtà.

 

Ritagli di giornale di Rocco Casulli: la trama del graphic novel

Diana Serra è una donna anziana che non esce di casa da oltre sessant’anni. Quel che accade fuori dalla porta lo sa dalle notizie lette sul giornale che le viene recapitato. A interrompere la routine informativa è un evento inaspettato: un giorno il quotidiano non viene consegnato ed è lì che Diana decide di varcare la soglia domestica e andare a cercare l’oggetto senza il quale non può vivere.

Un senso di confusione e straniamento ha la meglio; tant’è che Diana sviene, subito soccorsa da un giovane, Matteo, che la prende in simpatia e la accompagna in una stramba ricerca del quotidiano.

Si aprono qui scenari emozionali che, come in un puzzle, ricompongono la vita di Diana e rispondono a tutte quelle domande che il lettore si è posto già dalle prime pagine: perché non esce di casa? Perché ritaglia e incornicia solo notizie tristi? Perché ha paura di attraversare la strada?

Alla storia di Diana si alterna quella di Matteo di cui sin da subito si intuisce un disagio che la donna riesce a capire solo in seguito. Quella che s’instaura tra i due è un’amicizia salvifica per entrambi.

Il messaggio di Ritagli di giornale

Casulli riesce a costruire una storia piena di temi sociali su cui si potrebbero aprire lunghi dibattiti. C’è la solitudine, soprattutto quella dell’età anziana; la paura nell’affrontare la vita; c’è la distanza generazionale tra un anziano e un giovane di oggi; i traumi psicologici infantili e di come questi ostacolino la vita una volta che si è adulti; l’evoluzione tecnologica e il passaggio dal cartaceo al digitale e, quindi, il ruolo dell’informazione rispetto al racconto della realtà: come viene riportata l’attualità e com’è davvero? Può sembrare strano sfogliare un libro che parla di parole, ma che in realtà ne contiene davvero poche. Eppure crediamo che Casulli abbia voluto lanciare un messaggio sociale che fa da sotto testo: qui non c’è in ballo solo la ricerca di un senso alla propria esistenza, ma qualcosa di ancora più rivoluzionario (e forse benevolmente polemico) intuibile dal breve scambio di battute tra i personaggi, presente solo nella parte centrale della storia. I giornali raccontano davvero la realtà? Le parole servono a qualcosa?

La storia illustrata

Ritagli di giornale è un gioiellino che il giovane Casulli, nato solo nel 1998, ha creato partendo da illustrazioni che ricordano gli acquerelli e i tratti a fumetti di Paco Roca. Un graphic novel che ha le sembianze dei quadretti colorati con i paesaggi che spesso vediamo appesi nelle case o tre le opere di artisti di strada. Rocco Casulli ha, in effetti, dato valore al contesto esterno nel momento in cui Diana è uscita di casa: i paesaggi, quelli pugliesi, che si sviluppano tra le macchie di colore. C’è il verde della natura, il bianco e il grigio della pietra che contrastano con sfumature chiare fra il beige e il rosso mattone associati spesso a Diana e alla sua casa.

A cura di Antonella Dilorenzo

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Antonella Dilorenzo

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