La tempesta di Marino Neri: la linea d’ombra e il voyerismo in un graphic novel straniante

 La tempesta di Marino Neri: la linea d’ombra e il voyerismo in un graphic novel straniante

Uscito a marzo di quest’anno, La tempesta di Marino Neri (Oblomov, 2022) a partire già dal titolo riporta alla mente quella linea d’ombra conradiana sull’inevitabile perdita d’innocenza, necessaria per diventare adulti. Per farlo, Neri si avvale di un tratto che si muove per sottrazione e lascia spazio ai silenzi e a scenari dall’effetto perturbante e onirico.

Buona lettura!

La tempesta di Marino Neri: di cosa parla il graphic novel?

Protagonista di questo graphic novel è un ragazzo – il suo nome è Manuel – un impiegato che deve arrivare all’hotel Leon d’oro per un corso di formazione. L’autobus, che avrebbe dovuto portarlo a destinazione, ha avuto un guasto e il ragazzo decide perciò di proseguire a piedi. Mentre davanti a sé si aprono paesaggi, resi alienanti dall’uso del rosa e del nero, il ragazzo lascia messaggi vocali al telefono a un interlocutore di cui non conosciamo l’identità; non solo, ha con sé un taccuino su cui appunta tutto ciò che lo circonda. Ben presto, attirato da pulsioni voyeuristiche, si imbatte in una villa lussuosa abitata da una coppia di proprietari che gli offrono ristoro in vista dell’imminente tempesta. È qui che avrà luogo uno scontro – che assumerà i tratti dello scontro generazionale e per certi versi anche sociale – tra l’uomo, proprietario della villa e Manuel, fino a una risoluzione dagli esiti imprevisti, di cui si intuiscono i termini a partire dal quadro di una ragazza con una tartaruga presente nella casa.

Il messaggio di La tempesta

È proprio il quadro, di cui vi abbiamo accennato, a fare da correlativo oggettivo della trasformazione di tutti e tre i personaggi principali – Manuel, appunto, ma anche Demetrio e la moglie Marta. Il quadro simboleggia l’emancipazione che di lì a poco avrà luogo nei personaggi, ma racconta anche il tratto voyeuristico e ambiguo della narrazione. E tutto questo mentre la tempesta è sullo sfondo, in arrivo, a mettere tutto in discussione e a costringere a un nuovo ordine: una linea d’ombra necessaria per lasciarsi alle spalle l’innocenza e crescere.

La storia illustrata

Il tratto di Neri, rispetto ai suoi precedenti lavori, è più asciutto e immediato, meno costruito. È il colore – in particolare il rosa nelle sue diverse sfumature – ad assumere un ruolo narrativo: racconta un’atmosfera, perturbante e immaginifica. A sottrarsi al gioco dei colori è solo il quadro della ragazza con la tartaruga e che ha invece gli stessi colori in tutte le scene in cui è rappresentato. Un lavoro di sottrazione, quello di Neri, che conferisce all’opera un effetto straniante e un’atmosfera giostrata tutta sulle sospensioni.

 

A cura di Valeria Zangaro

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Valeria Zangaro

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