Libri distopici e significato di distopia: i nostri consigli di lettura
Una delle caratteristiche principali, quando si parla di letteratura distopica, è la dimensione futuristica e negativa in cui i romanzi di questo filone narrativo sono ambientati. È la stessa etimologia del termine “distopico” a suggerirci la condizione del rovesciamento in negativo di un’utopia. La distopia è pertanto la condizione di segno contrario a quella dell’utopia. Volendo semplificare, la letteratura distopica si suddivide prevalentemente in due macro-tipologie di narrazioni: quelle ambientate in una società in cui il patto democratico è venuto meno e i diritti dei cittadini sono stati ridotti o eliminati (un esempio fra tutti: 1984 di Orwell, le cui opere dal 2021, ricordiamolo, hanno perso il copyright). L’altro filone è quello delle narrazioni in cui un evento (per esempio un disastro ambientale o la comparsa di un virus) ha irrimediabilmente danneggiato la realtà dei personaggi (anche qui, uno su tutti: La Strada di McCarthy). Attraverso il distopico l’autore esaspera tratti sociali, politici, etici, umani della società odierna mostrandone le falle.
Stiamo parlando, ovviamente, per linee generali di una letteratura di grande successo, quale è quella distopica, che meriterebbe di sicuro un maggiore approfondimento.
Nella nostra rassegna troverete perciò soltanto alcuni dei romanzi distopici più interessanti per noi apparsi negli ultimi anni. Di proposito abbiamo evitato di indicarvi le trame dei classici o dei classici moderni, che troverete comunque menzionati alla fine. In entrambi i casi siamo ben consci che non si tratta di una lista esauriente ma soltanto indicativa.
Buona lettura!
L’invenzione degli animali di Paolo Zardi
Cominciamo la nostra rassegna con un autore che fa del distopico lo strumento principe attraverso cui indagare la natura umana che, come ha anche affermato nel corso della sua intervista che potete trovare per intero qui, vuol dire “possedere in eguale misura dubbi e certezze” e conseguentemente “immaginare tutti i possibili futuri che ci aspettano, e sentirci impauriti, da questo, o rincuorati, spaventati o impazienti”.
Abbiamo scelto L’invenzione degli animali. È il 2035, in un futuro prossimo in cui la democrazia ha fallito e l’economia ha prevalso su tutto. Qui Lucia Franti e il suo fidanzato Patrick riescono, dopo un periodo di tirocinio, a essere assunti dalla multinazionale Ki-Kowy, “vita eterna”. Lucia viene assegnata a un laboratorio di ibridazione genetica e si occupa di monitorare il comportamento degli animali che sono destinati a essere colture viventi di organi per il trapianto. Tutto il progetto ha quale obiettivo l’immortalità dell’uomo. Un romanzo che solleva questioni etiche di grande attualità e che chiama in causa la responsabilità dei singoli individui.
Uscito per Chiarelettere a settembre del 2019.
La carne di Cristò Chiapparino
Un romanzo, questo, pubblicato dalla casa editrice Intermezzo Edizioni nel 2015, e tornato in libreria grazie a Neo. Edizioni nel 2020 con una postfazione di Paolo Zardi.
All’età di otto anni l’io narrante, di cui non si conosce il nome, ha visto il mondo cambiare: un virus si è diffuso tra la popolazione mondiale rendendo assetato di sangue e immortale chiunque lo contragga. Verrebbe da pensare che si tratti di un romanzo sugli zombie, eppure così non è, perché qui i contagiati sono fin troppo umani, e il mondo è identico e diverso a prima. Una denuncia sociale spiazzante e originale; ne abbiamo parlato anche qui. Assieme al libro potete acquistare anche la colonna sonora originale realizzata dall’autore.
Uscito per Neo. Edizioni a novembre del 2020.
Configurazione Tundra di Elena Giorgiana Mirabelli
Proseguiamo la nostra rassegna menzionando un esordio brillante, quello di Elena Giorgiana Mirabelli con Configurazione Tundra nella collana di Tunué gestita da Vanni Santoni. Siamo in un futuro in cui il governo ha suddiviso il territorio in tante città-bioma. Tundra è una di queste. A Diana, io-narrante e protagonista del romanzo, viene assegnata la casa che un tempo è appartenuta a Lea, la figlia di Marta Fiani, l’architetto che ideò la città. Diana ritrova quaderni, foto, lettere e inizia da qui la sua indagine che farà riemergere il vissuto delle due donne. Un romanzo in cui lo spazio è il punto focale attorno al quale ruota tutta la narrazione e che è metro di misura dei comportamenti umani.
Uscito per Tunué a febbraio del 2020.
Come una formica rossa in una goccia d’acqua di Duilio Scalici
Passiamo a un altro esordio, quello di Duilio Scalici, con un romanzo ambientato in una ridente città del futuro. Qui tutto è deciso dallo Stato, persino la data della morte. La comunicazione avviene per il tramite di un banalissimo impiegato statale. È questo anche il lavoro di Limbo che tutti i giorni si reca presso gli indirizzi selezionati e comunica ai condannati la triste notizia, permettendo loro di scegliere come passare a miglior vita.
Uscito per G. Perrone editore a febbraio del 2021.
2119 – La disfatta dei Sapiens di Sabina Guzzanti
Tra gli autori che esordiscono quest’anno con un romanzo distopico non potevamo non menzionare un volto noto dello spettacolo. Sabina Guzzanti ci porta nel 2100, in un’epoca segnata profondamente dai cambiamenti climatici, tra siccità e innalzamento dei mari. Le poche terre ancora a disposizione sono in mano ai più abbienti che detengono tutte le risorse. Anche se neppure i ricchi sono davvero liberi, perché dipendono dagli “impianti”, ovverosia da apparecchi connessi al cervello che permettono di restare sempre giovani, di sentire alcun dolore e di essere felici. Tuttavia anche la perfezione ha un suo prezzo, vale a dire il libero arbitrio. Infatti sta per essere lanciato Alq, il nuovo algoritmo ideato dai creatori degli “impianti” e gli unici in grado di poter salvare il mondo sono i dissidenti di una testata giornalistica.
Uscito per HarperCollins Italia a marzo del 2021.
Anna di Niccolò Ammaniti
Visti i tempi, non si può non pensare a un romanzo come Anna di Ammaniti, in cui la popolazione mondiale è stata decimata da un virus che ha risparmiato soltanto i bambini, gli unici a essere immuni alla “rossa” fino alla pubertà. Anna vive in Sicilia assieme al fratellino Astor nella casa di famiglia, mettendo in pratica le istruzioni lasciate dalla madre prima di morire. Sono trascorsi quattro anni da quando i genitori non ci sono più e in tutto questo tempo Anna ha cercato di tenere nascosta la verità ad Astor, raccontandogli storie di mostri per non farlo andare oltre i confini. Tuttavia quando un giorno Astor sparisce, lei è costretta a lasciare casa per mettersi alla ricerca del fratellino. Lo fa con la promessa che, semmai riuscirà a ritrovarlo, si imbarcheranno insieme alla volta della terra ferma. Si dice che lì ci siano ancora adulti e che forse sia stato trovato anche il vaccino a questo terribile virus. Il romanzo più crudo e drammatico di Ammaniti che ha anche scritto e diretto l’omonima serie televisiva in uscita quest’anno su Sky e NOW TV.
Uscito per G. Einaudi a maggio del 2017.
Stupidistan di Stefano Amato
Restiamo in Sicilia per segnalarvi quella che Orazio Labbate ha definito “una sorta di grottesca distopia siciliana, la cui narrazione corre svelta e comica come una favola”. Nel mondo pensato dall’autore, la stupidità è dilagante, in particolar modo in Italia e nello specifico in Sicilia, definita Stupidistan, per l’appunto. Patty Carnemolla, dog sitter romana, ci finisce con l’inganno, in questa isola in cui all’urlo “uniti si vince!” è stato abolito tutto, dalla scuola fino alle tasse. Una terra i cui abitanti sono ipnotizzati da schermi e slot-machine e consumano solo cibo spazzatura e sono obesi. Contrariamente a Patty che è vegetariana, alfabetizzata e non fuma e che per questo viene internata in una clinica psichiatrica dove conosce altre persone come lei che nascondono e custodiscono i libri superstiti dell’isola.
Uscito per marcos y marcos ad agosto del 2020.
Urla sempre, primavera di Michele Vaccari
Andiamo adesso in Liguria, precisamente a Genova, in un futuro distopico senza società, scienza e istruzione, in cui sono stati rasi al suolo intere città, boschi e terre. A governare un mondo di esseri umani arresi all’inevitabile estinzione è rimasta soltanto un’oligarchia di uomini anziani.
Uscito per NNEditore ad aprile del 2021.
Il condominio di via della Notte di Maria Attanasio
Il sistema su cui si fonda Nordìa, una città del futuro che non esiste sulle mappe, è la “vigilanza”, attraverso cui è possibile perpetuare il sogno collettivo di perfezione basato sul rispetto delle regole, sulla disciplina e la sicurezza. L’appoggio della popolazione per questo sistema di valori è pressoché maggioritario e impaurisce quei pochi che invece sono contrari. Fra questi c’è la famiglia di Rita che si sta disgregando. Suo marito decide di scappare dal Paese lasciando lei e la figlia Assia a Nordìa. Rita si ritrova in una città sempre più inquietante che, referendum dopo referendum, riduce al minimo le libertà individuali. Tutto è controllato e videosorvegliato e in un clima in cui il razzismo diventa sinonimo di modernità, Rita non sa che fare. Finché non arriva qualcosa di inaspettato: Rita riceve in eredità, da un padre che le è estraneo, una casa in via della Notte. È proprio il trasferimento in questa nuova dimora ad accendere in lei una scintilla di speranza, di resistenza che affida alla scrittura attraverso il racconto della sua vita, con la consapevolezza che un gesto di questo tipo può mettere a repentaglio la sua esistenza e quella di sua figlia. Un romanzo che guarda alla grande tradizione distopica di Aldous Huxley e George Orwell.
Uscito per Sellerio a giugno del 2013.
Splendido visto da qui di Walter Fontana
Un altro romanzo che si rifà ai sistemi di valori presenti in 1984 di Orwell è questo libro di Walter Fontana, umorista di Mai dire Gol e sceneggiatore, ambientato in un futuro prossimo in cui il mondo è suddiviso in 6 zone militarizzate, cinque delle quali sono una sorta di parchi a tema in cui sono stati ricostruiti gli ultimi quattro decenni del secolo scorso e il primo del nuovo secolo. Le Zone si chiamano Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta, Zero, ed è assolutamente vietato passare da una Zona all’altra. Infine c’è il quartier generale che si occupa di ripulire, grazie a un esercito di netturbini-poliziotti, ogni Zona da possibili oggetti fuori contesto. Per esempio la carta di una gomma da masticare del 2009 rinvenuta a Settanta significa contrabbando. In questo futuro, Leo è un netturbino ligio al suo dovere e che vive un’esistenza piatta e ordinaria, finché un giorno si troverà dinanzi a qualcosa di inaspettato. Un romanzo originale e satirico.
Uscito per Giunti a giugno del 2014.
Déjà vu. Altre storie, altro presente a cura di Maurizio Vicedomini
Chiudiamo la rassegna dei libri italiani con questa raccolta di 16 racconti in cui gli autori, selezionati dalla rivista letteraria Grado Zero, hanno adattato personaggi resi immortali dai grandi classici a una realtà fatta di internet, social, condivisione di video, app, e ancora la pallamano, le scarpe da ginnastica. I racconti sono firmati da Giulia Schiavoni, Diego Di Dio, Fabio Cozzi, Luca Pegoraro, Luigi Antioco Tuveri, Domenico Mastrapasqua, Luigi Cecchi, Ivan Castellucci, Maurizio Vicedomini, Beatrice Morra, Luca Franzoni, Andrea Cassini, Paolo Zardi, Massimo di Palo, Ilaria Petrarca, Rebecca Cicchetti, Antonio Esposito.
Uscito per Polidoro Edizioni a gennaio del 2020.
Sottomissione di Michelle Houllebecq
Lasciamo l’Italia e proseguiamo puntando lo sguardo verso la narrativa straniera. Sottomissione di Houllebecq è ambientato nella Francia del 2022, allorché a vincere le elezioni è un partito musulmano e patriarcale. Il nuovo presidente, Mohammed Ben Abbes, una volta nominato, impone la Sharia attenuata. L’élite si sottomette con piacere ai dettami del nuovo regime. Anche François, professore di letteratura, si converte all’Islam più per opportunismo che per fede, giacché la conversione gli garantisce di proseguire la sua carriera alla Sorbona, diventata un’università islamica.
Un romanzo che, inserito dal New York Times tra i migliori 100 libri del 2015, fu un vero e proprio caso editoriale, poiché uscì in Francia nel giorno dell’attentato a Charlie Hebdo costringendo Houllebecq a interrompere la promozione del libro.
Uscito per Bompiani a ottobre del 2015.
Ragazze elettriche di Naomi Aldermann
Vincitore del Baileys Women’s Prize nel 2017, questo romanzo è ambientato in un futuro distopico dominato dalle donne e in cui gli uomini sono schiavi. Le adolescenti hanno sviluppato un’energia elettrica in grado di fulminare chiunque provi a molestarle. Sono quattro i personaggi che conducono il lettore in un viaggio attraverso un sistema gerarchico ribaltato in cui la scintilla del potere femminile è presto divenuta depravazione. In questo mondo futuristico le donne, così come gli uomini prima di loro, distruggono, violentano, uccidono. La Aldermann pone un quesito molto attuale e che concerne l’abuso di potere, indipendentemente dal sesso o dalla razza.
The Power è la serie televisiva che si ispira al romanzo dell’autrice britannica.
Uscito per Nottetempo ad agosto del 2017.
Orologi rossi di Leni Zumas
Sul fronte americano, vi segnaliamo il romanzo di Leni Zumas che richiama tematiche care a Margaret Atwood. La maternità è al centro di questa storia distopica ambientata in un villaggio di pescatori nell’Oregon. Siamo a Newville, per la precisione, in un futuro in cui in America è vietato tanto l’aborto quanto l’inseminazione in vitro e la legge garantisce pieni diritti all’embrione. Un Muro Rosa impedisce l’accesso verso il Canada, Paese in cui invece è ammesso l’aborto. La voce di questo romanzo è data a quattro donne che in modi diversi affrontano la maternità – cercata o negata – in condizioni difficili, in cui la libertà di scegliere per se stesse se essere o no madri è negata.
Uscito per Bompiani a marzo del 2018.
Vox di Christina Dalcher
Restiamo ancora in America per proporvi una storia sull’importanza della libertà di parola. Jean McClellan può pronunciare solo cento parole al giorno, non di più. Lo stesso vale per sua figlia di sei anni, che ha il braccialetto conta parole e non le è permesso di imparare a leggere e a scrivere. Sono milioni, le donne che, con l’insediamento del nuovo governo, hanno perso assieme alla libertà di parola anche quella di possedere un passaporto o un conto in banca o il lavoro. Jean è l’unica che può cambiare le cose per se stessa, sua figlia e per tutte le donne del Paese.
Uscito per Nord a settembre del 2018.
Utopia di Ahmed Khaled Tawfik
Chiudiamo la nostra rassegna con un autore egiziano che ambienta il suo romanzo in un futuro prossimo, nel 2023. Siamo in Egitto, precisamente sulla costa settentrionale. Qui i ricchi sono asserragliati all’interno delle mura delle loro comunità chiuse a qualsiasi interferenza esterna, lontani dalla povertà e dalla desolazione che invece imperversa al di fuori. Un ragazzo e una ragazza decidono di fuggire dalla bolla di benessere in cui si trovano per vedere con i loro occhi le esistenze degli egiziani poveri, trovandosi dinanzi a un mondo che non credevano possibile. Un testo scritto nel 2008 e uscito in Italia ben undici anni dopo.
Uscito per Atmosphere Libri a luglio del 2019.
Libri distopici classici da leggere
- L’uomo è forte di Corrado Alvaro
- Nel paese delle ultime cose di Paul Auster
- Il tallone di ferro di Jack London
- Noi di Evgenij Zamjátin
- La strada di Cormac McCarthy
- 1984 di George Orwell
- Il Signore delle mosche di William Golding
- La macchina del tempo di H. G. Wells
- Le meraviglie del duemila di Emilio Salgari
- Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
- Dottor Futuro di Philip K. Dick
- Io, robot di Isaac Asimov
- Cecità di Josè Saramago
- Il mondo sommerso di James G. Ballard
- I figli degli uomini di Phyllis D. James
- Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood
- V per Vendetta di Alan Moore (graphic novel)
- Snowpiercer (Le Transperceneige) di Jacques Lob (graphic novel)
a cura di Valeria Zangaro