L’amore al fiume (e altri amori corti): Ezio Sinigaglia racconta la solitudine collettiva
Ruota interamente attorno a un campo militare estivo tra i boschi; questa raccolta di sei racconti di Ezio Sinigaglia che è un inno al sempreverde connubio uomo-natura: il primo, lasciandosi sedurre dalla bellezza e dai segreti della seconda, arriva a una nuova consapevolezza di sé e di ciò che lo circonda. Edito da Wojtek (2023) nella collana di narrativa Orso Bruno, L’amore al fiume (e altri amori corti) usa le sei storie come altrettanti caleidoscopi attraverso i quali raccontare il più complicato dei temi: l’amore, in ogni declinazione possibile. Ecco che i giovani bersaglieri, a bordo fiume con tanto di fez color cremisi, diventano preda dei loro Es in un arieggiato sabato di giugno, quando galeotto, per il cuore, sarà il paesaggio mozzafiato.
L’amore al fiume (e altri amori corti) di Ezio Sinigaglia: la trama del libro
I protagonisti della raccolta, tutti giovani bersaglieri temporaneamente di stanza in un campo estivo in montagna, si ritrovano, consapevolmente e non, invischiati in situazioni che trovano (apparente) giustificazione solo nel contesto bucolico nel quale sono immerse. In realtà, il fiume gelato e la vegetazione boschiva – cartoline dai colori vivissimi – saranno solo pretesti usati dai militari, già uomini integerrimi, che si riscoprono ragazzi all’avventura. In L’amore al fiume (e altri amori corti) – dove gli «altri amori corti» sono tutti innescati da oggetti e situazioni più o meno insolite (un telefono, un ritratto, una pièce, un regalo e infine un bacio che non si deve confondere con un vaso) – a essere messa in scena è una «solitudine collettiva», che riscrive i rapporti interpersonali tra i commilitoni filtrandoli attraverso la luce di un’inusuale «reclusione en plein air», che sollecita istinti di parole e gesti. Mentre «fuori», una delle tante e quotidiane guerre fa da contraltare a questa comunione di intenti nata in una straordinaria cattività incontaminata.
Forti forti e curtu curtu
Divertente e acuta, L’amore al fiume (e altri amori corti) raccoglie sei storie che compongono un unico universo narrativo, rappresentando ognuna un modo di mettere i giovani bersaglieri alla prova con i fuochi di passioni pulsanti quanto le situazioni che li vedranno protagonisti. Una scrittura densa nella forma come nei contenuti, con frasi lunghe e ritmo via via più incalzante, caratterizza la raccolta di Ezio Sinigaglia certificando ancora una volta la capacità narrativa dell’autore. Le incursioni dialettali, inoltre, riportano questo idilliaco microcosmo bucolico, incastonato tra un fiume e un paesello di poche anime, a un piano più terreno e «democratico», perché, in fondo, i giovani bersaglieri non sono che una personificazione dei sentimenti e delle curiosità che animano tutti noi. Chi più, chi meno.
Chi è Ezio Sinigaglia, autore di L’amore al fiume (e altri amori corti)
Classe 1948, milanese, Sinigaglia ha una lunga esperienza nel campo della scrittura: dal copywriting alla traduzione, dalla redazione al ghostwriting. Il suo romanzo d’esordio, Il pantarèi scritto negli anni Settanta, uscì solamente quindici anni dopo (Spf, 1985) a seguito di una intricata vicenda editoriale.
Eclissi (Nutrimenti, 2016), ha segnato il ritorno in libreria dell’autore, dopo un silenzio trentennale. Il suo Sillabario all’incontrario (TerraRossa, 2023) ha ricevuto il plauso della critica, con la segnalazione al premio Strega da parte di Lorenza Foschini e con la menzione a «libro del mese di Aprile» su Fahrenheit di Radio Rai 3. Docente di scrittura all’università di Milano Bicocca, dal 5 luglio 2023 è di nuovo in libreria con L’amore al fiume (e altri amori corti).
A cura di Milo Salso