Gianmarco Perale in Amico mio ci spiega come l’amicizia può diventare ossessione. Il libro raccontato in 10 punti
Dopo l’esordio del 2021 con il libro Le cose di Benni pubblicato da Rizzoli, Gianmarco Perale torna in libreria con Amico mio (Nn editore) che ha già riscosso grande successo a poco più di un mese dalla pubblicazione. Autore di racconti su riviste letterarie (abbiamo avuto il piacere di ospitarlo anche su Rivista Blam! con il racconto Al panificio) e del podcast Perché Pasolini? – in collaborazione con Walter Siti –, Gianmarco Perale continua il suo percorso di scrittore con una storia di adolescenza, amicizia e ossessione.
Amico mio di Gianmarco Perale: la trama del libro
Tom ha tredici anni e nutre un’amicizia sproporzionata nei confronti di Poni. Il suo sentimento, infatti, non è una semplice amicizia, è qualcosa di totalizzante che sfiora addirittura l’ossessione. Tom è disposto a tutto pur di proteggere il legame con Poni, tant’è che un giorno, per difenderlo in una discussione, si spinge oltre sferzando un pugno a un altro amico rompendogli il naso. La notizia giunge al preside della scuola che sospende Tom. Sarà l’inizio di una dimostrazione maniacale di attaccamento a Poni.
Gianmarco Perale ripercorre le impronte di Le cose di Benni continuando il discorso sui legami ossessivi diversi dall’amore. Con dialoghi spediti, l’autore tesse le trame di una storia che chiamerà in causa la nostra parte adolescenziale, quella fatta di scontri emotivi e ricerca dell’identità personale attraverso l’altro.
A spiegarci Amico mio in 10 punti è proprio l’autore Gianmarco Perale.
Amico mio di Gianmarco Perale raccontato da Gianmarco Perale in 10 punti
1 – Ossessione
Tom è un tredicenne ossessionato da piccoli episodi, virgole, millimetri di vita del suo compagno di banco.
2 – Horcrux
(* L’Horcrux, nella realtà di Harry Potter, è un oggetto o un essere vivente nel quale un mago oscuro ha nascosto un frammento della propria anima.)
Frammentare sé stessi. Nascondere (e proteggere) una parte della propria anima dentro qualcosa o qualcuno. Imprigionarla al di fuori di noi, per tenerla al sicuro.
3 – Minimalismo
Poche cose, ma chiare e precise. Scritte con onestà.
4 – Dialoghi
I personaggi vivono, agiscono e parlano. E più parlano, più agiscono. E più agiscono, più vivono.
5 – Etica
Chiedersi cosa è giusto e cosa è sbagliato, di continuo, continuando a sbagliare credendo il contrario e viceversa.
6 – Non riuscire a comunicare
Non sentirsi capiti. Credersi ingiustamente accusati, sempre sotto giudizio.
7 – Isolamento
Solitudine come via di fuga. La soluzione. L’unico modo per proteggersi.
8 – Silenzio
I silenzi parlano. Sono azione nell’assenza di movimento.
9 – Gelosia
Voler (o credere di) possedere qualcuno, nel corpo e nella mente, dove ci porta?
10 – Rimpianti e rimorsi
«Insomma io, accanto a lui, rappresentavo la forza e talvolta penso che la scomparsa di quella debolezza, che mi elevava, fu sentita da me come una diminuzione».
A cura di Antonella Dilorenzo e Gianmarco Perale