Cosa leggere in inverno? I nostri 10 libri consigliati
L’arrivo dell’inverno e del nuovo anno porta con sé buoni propositi, tra cui, perché no, anche leggere di più. Di seguito, una lista di romanzi, saggi, libri di poesie da scoprire (o riscoprire) durante la stagione su cui tanti scrittori si sono espressi; tra le varie immagini tracciate dagli autori di tutto il mondo, particolarmente evocativa è la descrizione di Virginia Wolf, che afferma:
“Mai si danno voci così belle come quelle di una sera d’inverno, quando il tramonto quasi nasconde il corpo, e le parole sembrano provenire da una assenza con una nota di intimità raramente ascoltata durante il giorno”.
Cosa leggere in inverno: i libri consigliati
Notti bianche di Fëdor Dostoevskij
Si parte da un grande classico della letteratura russa, Le notti bianche di Dostoevskij, che ci conduce in un viaggio introspettivo profondo e che ha come sfondo la San Pietroburgo notturna. La vicenda si svolge in quattro notti:
“Era una notte incantevole, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani, gentile lettore. Il cielo era stellato, sfavillante, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva involontariamente se sotto un cielo così potessero vivere uomini irascibili ed irosi”.
Il protagonista incontra una diciassettenne, Nansten’ka, che gli fa riscoprire non solo il sentimento amoroso, ma anche parti di lui troppo a lungo sopite.
Gli amori difficili di Italo Calvino
Quindici racconti sono contenuti all’interno della raccolta Gli amori difficili che, come indica il titolo stesso, parla dei problemi legati ai rapporti amorosi. Calvino descrive una tematica sempre attuale: l’incomunicabilità. E lo fa con un linguaggio ironico e pungente, attraverso l’originalità stilistica che lo contraddistingue. Ogni storia contenuta nella prima parte del libro è intitolata l’avventura di. Nell’avventura di un viaggiatore, ad esempio, un ragazzo viaggia in treno per raggiungere la sua fidanzata, e
“al termine di un viaggio per raggiungere l’amante, un uomo capisce che la vera notte d’amore è quella che ha passato in uno scomodo scompartimento di seconda classe correndo verso di lei”.
Si tratta quindi tutt’altro che di un’avventura, ma c’è così tanta verità nelle parole dell’autore da restarne folgorati.
La campana di vetro di Sylvia Plath
Continuiamo con il capolavoro della scrittrice Sylvia Plath, La campana di vetro, pubblicato con uno pseudonimo un mese prima che lei morisse suicida. Si tratta di un romanzo semiautobiografico all’interno del quale vengono trattate tematica dalla caratura importante, quali femminismo, dimensione psichica, morte, ambizioni, solitudine. La protagonista del romanzo è Esther Greenwood, un vero e proprio alter ego di Sylvia Plath, la vicenda narrata ha come ambientazione le città di New York e Boston, luogo d’origine sia dell’autrice che del personaggio.
“Dovunque mi fossi trovata, sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok, sarei stata sotto la stessa campana di vetro, a respirare la mia aria mefitica”.
La nausea di Jean-Paul Sartre
Uno dei manifesti della corrente filosofica dell’Esistenzialismo, La nausea, pubblicato dal pensatore francese Jean-Paul Sartre nel 1932, ha come tema fondamentale la solitudine e il senso di vuoto che caratterizza l’uomo moderno, consapevole della finitezza e insensatezza del tutto. Il titolo si riferisce, in effetti, a un vero e proprio atteggiamento verso la vita. La lettura del saggio offre la possibilità di iniziare un viaggio dentro di sé, attraverso la voce di un’autrice fragile e forte allo stesso tempo.
Non so che viso avesse di Francesco Guccini
Francesco Guccini è uno tra i più importanti cantautori italiani del nostro tempo, la sua voce poetica è indiscutibile e non molti sanno che ha pubblicato numerosi libri. Tra questi, Non so che viso avesse. Quasi un’autobiografia è la storia del grande maestro raccontata a partire dalle sue radici. È la vita di un uomo che ha fatto delle parole uno strumento di attivismo, lotta, resistenza, ma anche introspezione, pensiero critico, analisi del mondo intorno a sé. Come canta lui stesso,
“Se son d’umore nero allora scrivo, frugando dentro alle nostre miserie; di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo”.
La versione di Barney di Mordecai Richler
La versione di Barney è un romanzo dell’autore canadese Mordecai Richler, protagonista è un ricco ebreo canadese, Barney Panofsky, che decide di scrivere un’autobiografia per spiegare la sua “versione dei fatti”, in riferimento alla morte dell’amico Bernard “Boogie” Moscovitch e discolparsi, in questo modo, dell’accusa di omicidio che gli è stata mossa. L’autore ha sempre negato che il romanzo fosse anche una sua autobiografia oltre a quella del protagonista, nonostante le numerose comunanze tra le loro vite.
L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
Lo scorso anno, Giulia Caminito ha pubblicato il suo terzo romanzo, L’acqua del lago non è mai dolce, finalista in corsa per vari e importanti premi letterari. È la storia di Gaia che parla in prima persona e racconta delle sue difficoltà, dall’infanzia vissuta in povertà fino all’età adulta con le conseguenti frustrazioni e delusioni. La presenza ingombrante della madre sulla ragazza e le costanti pressioni psicologiche faranno di lei una donna insicura e incapace di trovare un posto nel mondo.
Cento poesie d’amore a Ladyhawke di Michele Mari
Proponiamo una raccolta di poesie molto nota, Cento poesie d’amore a Ladyhawke dell’autore milanese Michele Mari. È una raccolta colma di significato, dallo stile diretto e talvolta ironico. “Ti cercherò sempre / sperando di non trovarti mai / mi hai detto all’ultimo congedo / Non ti cercherò mai / sperando sempre di trovarti / ti ho risposto”. La storia è reale ed è iniziata sui banchi di scuola, in un tempo lontanissimo, collocato in un’infanzia edenica, inaccessibile persino nel ricordo, e anch’essa dunque di natura astratta, cerebrale: “Tu non ricordi / ma in un tempo / così lontano che non sembra stato / ci siamo dondolati su un’altalena sola”.
Il carteggio bellosguardo, Henry James e Constance F. Woolson: frammenti di una storia di Valerio Aiolli
Valerio Aiolli analizza lo scambio epistolare tra i due scrittori americani Henry James e Constance F. Woolson; quest’ultima si invaghisce del grande autore e gli scrive. Da qui, parte un carteggio che vedrà lo sviluppo di un sentimento rimasto sempre platonico, senza mai concretizzarsi. L’autore fa un parallelismo tra le lettere dei due e il manuale di Barthes Frammenti di un discorso amoroso, citandone spesso alcuni passi.
Dove sei, mondo bello di Sandy Rooney
La rassegna si conclude con Dove sei, mondo bello, dell’autrice trentenne Sally Roney, che uscirà in italiano alla fine di questo inverno, l’8 marzo. È già stato pubblicato in inglese, nel settembre 2021 e ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Dopo Normal People, la scrittrice continua la sua ascesa con una storia fresca e vitale. Protagonisti quattro ragazzi che appartengono alla generazione dei millenial, con tutte le contraddizioni e i dissidi interiori che caratterizzano il loro – e il nostro – tempo.
a cura di Giusi Chiofalo