In «Pudore», Maddalena Fingerle racconta la trasformazione dopo la fine del primo amore
«Mi sento leggera e spudorata, c’è sole dappertutto e nessuna preoccupazione». Tre anni dopo il clamoroso esordio con Lingua madre, Maddalena Fingerle torna in libreria con la sua seconda opera di narrativa edita da Mondadori lo scorso febbraio: Pudore. Un monologo ironico e pungente mosso da quel profondo bisogno di trasformazione che segue la fine dei primi amori.
Pudore di Maddalena Fingerle: la trama del libro
Gaia non ha più voglia di essere sé stessa. Figlia minore di italiani benestanti residenti a Monaco, riflessiva e silenziosa, all’inizio di Pudore sta facendo i conti con il trauma dell’assenza: la sua amata Veronica l’ha lasciata, portando con sé tutti i punti di riferimento che Gaia usava per orientarsi nel mondo. Un pensiero dopo l’altro, Gaia ricostruisce la propria realtà rinominando oggetti e persone, definendo, interpretando e soprattutto imitando. Si rasa i capelli a zero, compra una parrucca, vende i propri gioielli, cambia l’arredamento di casa, prova a modificare la voce, la cadenza, l’intonazione; tutto pur di riavere Veronica con sé, a costo di diventare lei stessa Veronica: concreta, salentina, solare. Ma il suo corpo rigetta quell’amore, rigetta ogni cosa appartenuta a Veronica; a esprimere quel rifiuto è in particolare la pelle, che si riempie di sfoghi, di «striature bianche gonfie doloranti». È in questo contesto che Gaia intraprende un viaggio metaforico e catartico alla ricerca della propria identità.
Pudore: chi è l’autrice Maddalena Fingerle
Maddalena Fingerle ha studiato Germanistica e Italianistica ed è ricercatrice universitaria. Vincitrice nel 2020 del premio Calvino, esordisce l’anno successivo con Lingua madre (Italo Svevo edizioni), romanzo vincitore del premio Comisso under 35, il premio Flaiano under 35, il premio Città di Girifalco, il premio Fondazione Megamark e il premio Pop. Nel 2022 è uscita la sua monografia Lascivia mascherata. Allegoria e travestimento in Torquato Tasso e Giovan Battista Marino (De Gruyter) e il racconto Una proposta stronza (-Tetra). Pudore è la sua seconda opera di narrativa.
Consiglio letterario: perché leggere Pudore di Maddalena Fingerle
Leggete Pudore di Maddalena Fingerle se amate i soliloqui, le scritture fresche e ironiche, i flussi di coscienza; se non avete timore di immergervi nella psiche di una ragazza ferita, fragile, che si muove con confusione, nel tentativo di ricostruire i pezzi in cui si è frantumata; per riconoscersi ed essere di nuovo, ancora una volta, sé stessa.
A cura di Rebecca Ramacciotti