Il dolore di una famiglia attraverso 99 oggetti, «Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia» è il libro di Michele Ruol

 Il dolore di una famiglia attraverso 99 oggetti, «Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia» è il libro di Michele Ruol

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa edizioni, 2024) è il romanzo d’esordio di Michele Ruol, selezionato dalla giuria dei letterati del premio Campiello e libro del mese di maggio della trasmissione radiofonica Fahrenheit. 

L’opera racconta il dolore di una famiglia distrutta da un incidente stradale attraverso un inventario di novantanove oggetti: dalla cornice in argento che conserva la foto dei figli usata per la lapide ai due corbezzoli, primi alberi a rinascere dopo un incendio, piantati dai genitori.

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol: la trama del libro

I figli Maggiore e Minore sono morti in un incidente stradale lasciando Madre e Padre circondati da oggetti che ricordano una vita ormai passata. L’accendino Bic giallo nella piccola serra in terrazza dove Madre si nasconde per fumare, il coltellino svizzero usato da Padre per colpire il pioppo contro cui si è schiantata l’automobile dei figli, i due spazzolini appoggiati nello stesso bicchiere del bagno, la maggiore intimità tra due genitori allontanati dal dolore. L’orologio Swatch Chrono che Maggiore non toglieva mai dal polso, per sempre fermo all’ora dell’incidente, il casco da sci dell’amico di Minore rimasto in stato vegetativo dopo l’incidente, i faldoni contenenti le carte e la documentazione del processo. 

L’inventario, che scandaglia ogni stanza della casa abbandonata e dell’automobile di famiglia, lascia parlare gli oggetti, testimoni del dolore e della speranza della vita di chi resta.

Chi è Michele Ruol, autore di Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia

Michele Ruol, medico anestesista di professione e sceneggiatore teatrale per passione, collabora con la compagnia Amor Vacui ed è vincitore di premi e menzioni per la scrittura di scena. Ha pubblicato racconti sulle riviste letterarie «Inutile» ed «Effe – Periodico di altre narratività» e in raccolte come Il Veneto del futuro (Marsilio, 2005) e L’amore ai tempi dell’apocalisse (Galaad edizioni, 2015).

Consiglio letterario: perché leggere Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol

Pubblicato nella collana Sperimentali, «dedicata agli scrittori in grado di coniugare solidità narrativa e originalità stilistica», Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia intreccia i piani temporali con una prosa frammentaria dalla forte potenza emotiva. Si consiglia la lettura di questo libro se si vuole conoscere un folgorante esordio narrativo; se amate conservare in una scatola scontrini e biglietti del treno perché ogni oggetto è il segno tangibile di un ricordo; se avete il coraggio di immaginare cosa resterebbe dopo che la vostra foresta è bruciata. 

 

A cura di Francesca Cocchi

Blam

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