Quanto un solo evento può cambiare totalmente una vita? Drama è il romanzo d’esordio di Annina Vallarino
«La vita da espatriata, in una metropoli, si basa su due o tre amici veri, e io continuo a perderli. Ma è il destino dei nostri tempi. Perdi la famiglia, perdi gli amici, e poi? Poi adotti un cane».
La casa editrice abruzzese Neo edizioni ci ha abituati, negli anni, a libri che sfidano il sentire comune. Pensiamo a Beati gli inquieti (2021) di Stefano Redaelli, che racconta la malattia mentale da una prospettiva peculiare, quella del malato stesso; o alla narrativa di Alessandro Turati, decisamente anticonvenzionale. A modo suo, anche Drama (2024) di Annina Vallarino contribuisce con un punto di vista unico.
Drama di Annina Vallarino: la trama del libro
Eva ha «quell’età ambigua tra i trenta e i quaranta». È una expat, vive e lavora a Londra da tempo senza però perseguire il proprio obiettivo, quello che per buona parte del romanzo sembra essere un desiderio vago di fare la scrittrice. Ha una famiglia disfunzionale – o meglio, «non funzionante»: un padre assente da sempre e che ha trascorso un periodo in carcere, una madre – con cui il rapporto è conflittuale – dei parenti non proprio accoglienti, tranne per l’anziana zia Rita – e un giro di amicizie che ruotano intorno al posto di lavoro. Seguiamo Eva fra aperitivi, shopping compulsivo e relazioni d’amore che non decollano finché uno dei suoi migliori amici viene accusato di molestie sessuali. Quella che sembra essere una mera voce di corridoio conduce a un dramma in grado di rovinare la vita a più di una persona. Da qui, da questo inciting event, osserviamo la vita di Eva cambiare drasticamente.
Drama di Annina Vallarino: l’autrice
Annina Vallarino è nata a Genova e ha un master in editoria. Editor e ghostwriter freelance, dopo aver vissuto dieci anni a Londra lavorando per diverse case editrici, oggi vive in Francia. Ha un blog, Mai leggera, in cui scrive di cultura e società.
Consiglio letterario: perché leggere Drama di Annina Vallarino
Drama è il romanzo d’esordio dell’autrice genovese Annina Vallarino, e – sebbene sia (quasi) sempre sbagliato farlo – è impossibile non notare somiglianze biografiche fra lei e la sua protagonista. D’altronde, spesso i romanzi d’esordio prendono dal vissuto dell’autore. Forse non è così per Drama ma, dato quanto Eva ci somiglia – dove per «ci» intendiamo noi giovani adulti in «quell’età ambigua tra i trenta e i quaranta», pieni di sogni non ancorati alla realtà, a volte incastrati in lavori che non amiamo –, non sarebbe male pensare che Eva racconti qualcosa di lei, di Annina Vallarino, oltre che di noi. Drama è un romanzo breve che ha le sfaccettature del racconto perché in questo spaccato di vita che tratta, in questo affaccio che ci viene concesso sul mondo interiore di Eva durante un periodo di cambiamenti, i problemi narrati sono molteplici, alcuni dei quali non trovano una soluzione perché, proprio come nella vita vera, ci sono cose non si risolvono solo cambiando prospettiva. È un inizio, sì, ma nella realtà niente è mai per sempre.
Drama racconta aspetti moderni in chiave leggera: il naufragio esistenziale, la condizione degli expat, l’incomunicabilità; ma abbraccia anche una prospettiva controcorrente legata al femminismo contemporaneo e alle molestie sul luogo di lavoro. Mai indulgente con la sua Eva e con l’ambiente che la circonda, Drama è un ottimo libro per chi avverte la necessità di una lettura al contempo allegra e non consolatoria.
A cura di David Valentini