10 romanzi epistolari da leggere (e non perdere!)
La lettera è uno dei mezzi di comunicazione più antichi che esistano. Oggi è ormai considerata obsoleta, tuttavia l’emozione di leggerne una risulta sempre intensa e sembra riportare a un tempo… più vero. Tanti autori hanno scelto di raccontare le loro storie attraverso romanzi epistolari; la scelta di abbracciare tale genere letterario esula dai confini spazio-temporali. Infatti, ne troviamo esempi nella letteratura tedesca come in quella spagnola, dall’800 sino ai giorni nostri.
Vediamone alcuni.
10 romanzi epistolari da leggere
Che tu sia per me il coltello di David Grossman
David Grossman, scrittore israeliano, è uno dei più noti narratori contemporanei. La raccolta di lettere contenuta all’interno di Che tu sia per me il coltello vede come mittente Yair e come destinataria Myriam. L’uomo, dopo aver incontrato la donna per caso, ne resta affascinato e inizia, così, tra loro una corrispondenza che li porterà a un legame profondo. Lo scambio epistolare copre un periodo di sei mesi, dal 3 aprile al 3 ottobre, e si conclude con uno struggente addio a causa dell’impossibilità fisica di vivere un amore così forte, ma che rimane etereo. D’altra parte, entrambi i personaggi hanno una famiglia e delle responsabilità, a cui restano fedeli, seppur sacrificando un sentimento fortissimo. Il titolo del libro riprende una celebre citazione delle Lettere a Milena di Kafka: “Amore è il fatto che tu sei per me il coltello con il quale frugo dentro me stesso”.
Lettere a Milena di Franz Kafka
Abbiamo appena riportato un bellissimo frammento di un altro, famosissimo, romanzo epistolare tedesco, si tratta di Lettere a Milena, scritto da Franz Kafka e pubblicato postumo nel 1952. La corrispondenza da parte dell’autore alla scrittrice e traduttrice ceca Milena Jesenská ricopre tre anni; le lettere della donna a Kafka, invece, non furono conservate. L’epistolario non è altro che una sorta di diario, da cui emergono tutte le contraddizioni di Kafka-uomo, assieme alle sue ansie, angosce, dubbi, che manifesta alla sua amata Milena, l’unica in grado di comprenderlo. Anche in questo caso l’amore è totalizzante, destinato a finire ancor prima di iniziare. “O tu sei mia e tutto va bene, o invece ti perdo e allora non c’è niente, niente di niente”.
Si sta facendo sempre più tardi di Antonio Tabucchi
Passando alla letteratura italiana, citiamo Antonio Tabucchi, scrittore, traduttore, critico letterario e professore di Lingua e letteratura portoghese, nonché il più grande studioso di Fernando Pessoa. L’autore ci lascia una raccolta di lettere – probabilmente mai spedite – all’interno del romanzo epistolare Si sta facendo sempre più tardi. Diciassette uomini che scrivono delle lettere a diciassette donne; lo stile è scorrevole ed è possibile leggere ogni lettera singolarmente o in ordine sparso, in quanto non c’è una trama che le unisce. Proprio per questa ragione, talvolta il contenuto può risultare enigmatico e oscuro.
Nella lettera intitolata Il Fiume, lo stesso Tabucchi scrive: “Lo so che sto facendo un volo pindarico, e che tutto questo non ha logica, ma certe cose, lo sai, non seguono nessuna logica, o almeno una logica che sia comprensibile per noi che siamo sempre alla ricerca della stessa logica: causa effetto, causa effetto, causa effetto, solo per dare un senso a ciò che è privo di senso. È per questo, come direbbe il mio amico, che hanno scelto il silenzio le persone che nella vita in un modo o nell’altro hanno scelto il silenzio: perché hanno intuito che parlare, e soprattutto scrivere, è sempre un modo di venire a patti con la mancanza di senso della vita”.
Dracula di Bram Stoker
Non tutti sanno che anche Dracula è un romanzo epistolare: il vampiro per antonomasia è protagonista della storia narrata dallo scrittore irlandese Bram Stoker, pubblicata nel 1897. Per l’ambientazione tetra e la crudeltà del personaggio, Dracula, la cui figura si ispira al principe di Valacchia Vlad III, è anche considerato un romanzo gotico. All’interno del libro troviamo una serie di lettere scritte dai personaggi principali, si inizia con l’avvocato Jonathan Harker, che si reca in Transilvania per occuparsi dell’acquisto di una casa a Londra da parte del Conte Dracula. L’atmosfera di mistero e paura che si forma intorno alla figura del conte rende le lettere cariche di una tensione tale da lasciare il lettore sempre col fiato sospeso. Stoker si è rivelato geniale nella stesura del suo capolavoro che dopo più di cento anni resta un vero e proprio best seller.
Noi siamo infinito di Stephen Chbosky
The perks of being a wallflower, ecco il titolo originale del romanzo epistolare di Stephen Chbosky, pubblicato nel 1999, famosissimo soprattutto per l’adattamento cinematografico diretto dallo stesso autore, uscito al cinema nel 2012. La storia ruota intorno alla figura di un adolescente, Charlie, il quale, attraverso lettere indirizzate a una persona mai conosciuta dal vivo, esprime tutti i disagi della sua età. Wallflower, infatti, indica una delle caratteristiche del protagonista, la timidezza; letteralmente significa “ragazzo da parete” e sta a indicare quei giovani che, durante le feste, per timidezza, stanno isolati e appoggiati alla parete. Molto interessanti risultano i riferimenti letterari e cinematografici a cui Charlie fa riferimento nelle sue lettere; vengono citati libri come Il buio oltre la siepe di Harper Lee, Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald e film come Il laureato e L’attimo fuggente.
P.S. I love you di Cecilia Alhern
Quella raccontata dall’autrice irlandese Cecilia Ahern, poi, è una storia molto romantica: i protagonisti sono Holly e Gerry, una giovane coppia sposata e felice. Tutto va a gonfie vele fino a quando Gerry improvvisamente si ammala e muore. Il tragico evento provoca in Holly una disperazione ineffabile, ma le ultime volontà del marito prevedevano che la moglie ricevesse ogni mese una lettera che la aiutasse a ricominciare. “Nessuno ha una vita piena di momenti perfetti, Holly. E se così fosse, non sembrerebbero nemmeno perfetti, solo normali. Come faresti a riconoscere la felicità, se non avessi dei momenti infelici?”. Il romanzo ha ispirato, poi, l’omonimo film uscito al cinema nel 2007, che, per la bellissima storia e il profondo significato, ha riscosso grande successo.
Nuvolosità variabile Carmen Martín Gaite
Uscito nel 1999, il romanzo epistolare Nuvolosità variabile della scrittrice spagnola Carmen Martín Gaite. Questa volta, si tratta di uno scambio di penna tra due amiche che si ritrovano dopo molti anni. All’interno del romanzo epistolare, troviamo i due punti di vista delle donne, la psicologa Mariana e la casalinga Sofia; le due si incontrano per caso a Madrid dopo molti anni dal litigio che ha messo fine alla loro amicizia: entrambe, infatti, si erano innamorate dello stesso uomo. Da quel momento, decidono di scriversi per chiarire, e ritrovarsi. Il lettore si trova immerso nelle riflessioni delle protagoniste che tentano di dare una svolta alle proprie vite.
Il bottone di Puškin di Serena Vitale
Puškin è il simbolo della letteratura russa, è annoverabile tra i più grandi esponenti del romanticismo e ha ispirato numerosi autori dopo di lui. Nonostante la fama, la sua morte, avvenuta a soli trentasette anni, è contornata da un alone di mistero, dal momento che il poeta cade in duello. È per questa ragione che la scrittrice e professoressa di lingua e letteratura russa Serena Vitale pubblica, nel 1995, il saggio epistolare Il bottone di Puškin. L’autrice, basandosi su documenti, lettere, ritrovamenti, ripercorre gli ultimi mesi della vita dello scrittore; l’ipotesi, abbracciata dalla vitale, è che Puškin sia stato vittima di un complotto organizzato da membri dell’alta società pietroburghese.
Herzog di Saul Bellow
Passando alla letteratura americana, uno dei romanzi epistolari più noti è Herzog, pubblicato nel 1964. Si tratta di lettere scritte dall’omonimo protagonista e indirizzate ai familiari, agli amici e anche a personaggi famosi, all’interno delle quali l’uomo sfoga tutti i suoi problemi e dubbi irrisolti. Di fatto, Herzog si trova in un periodo particolarmente difficile della sua vita, in seguito alla fine del suo secondo matrimonio, il tutto contornato da una fase storica degli Stati Uniti – quella post-kennediana – che mette in rilievo tutte le contraddizioni del paese. L’autore, Bellow, ha ottenuto un grande successo e nel 1976 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura, questa la motivazione: “Per la comprensione umana e la sottile analisi della cultura contemporanea che sono combinate nel suo lavoro”.
Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di Shaffer e Barrows
Concludiamo la rassegna dei romanzi epistolari con una storia ambientata nel 1946, quella della giornalista Juliet Ashton, protagonista di Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey. Già il titolo indica il tocco umoristico della vicenda, che si svolge sull’isola di Guernsey. La corrispondenza riguarda Juliet e Dawson Adams; quest’ultimo invia una lettera alla giornalista che un tempo possedeva un libro da lui ritrovato. L’uomo, inoltre, le parla di un club letterario abbastanza inusuale. La donna ne è colpita e lo scambio epistolare tra i due diviene sempre più intenso. Di recente, la storia è stata trasposta in un omonimo film, uscito nel 2018 anche su Netflix.
a cura di Giusi Chiofalo