La “suora” che puniva in nome di Cristo: Shalom, il podcast sulla comunità di recupero che ha scosso l’Italia

 La “suora” che puniva in nome di Cristo: Shalom, il podcast sulla comunità di recupero che ha scosso l’Italia

Shalom – Le terapeute di Cristo ormai da settimane ha conquistato la classifica dei podcast più ascoltati in Italia. Uscito nella seconda metà di luglio, il progetto della testata giornalistica «Fanpage» è scritto e condotto da Backstair, il team di «Fanpage» che si occupa di giornalismo d’inchiesta. Questo podcast si distingue nel panorama italiano non solo per l’argomento trattato, ma anche per la varietà dei media che hanno dato corpo all’inchiesta e che rendono le singole puntate parte di un complesso puzzle informativo sulla comunità bresciana di Shalom. Ci sono infatti gli articoli in italiano e inglese sul sito di «Fanpage» che approfondiscono singoli aspetti della questione, i video che riportano le numerose testimonianze raccontate all’interno degli episodi del podcast e non ultime le puntate del programma televisivo Piazza pulita dedicate al lavoro di Backstair.

Shalom – Le terapeute di Cristo: di cosa parla il podcast

Tutto ha inizio con Rosalina Ravasio, la sedicente suora che verso la fine degli anni Ottanta a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, fonda Shalom, una comunità di recupero rivolta soprattutto alla riabilitazione dalle tossicodipendenze. Nel corso dei decenni la comunità diventa celebre in tutta Italia: qui le dipendenze si curano soprattutto con la «cristoterapia», una speciale pratica terapeutica fondata sulla preghiera e la devozione. Qualcosa però inizia ad andare storto: a partire dal 2012 infatti la comunità di Ravasio finisce sotto indagine a seguito delle accuse di giovani che, una volta fuori da Shalom, denunciano violenze, maltrattamenti e umiliazioni di ogni genere subite durante la loro permanenza nella struttura. Il processo termina nel 2018 con l’assoluzione degli imputati. Ma le voci che circolano sui trattamenti brutali riservati agli ospiti non si spengono, ed è qui che entra in gioco il team di Backstair. Il podcast racconta proprio il lavoro condotto dal team di giornalisti che, nel corso di un intero anno, hanno lavorato sotto copertura come ospiti di Shalom, dove sono stati testimoni in prima persona di violenze e umiliazioni che fino ad allora erano state solo un racconto.

Dove ascoltare Shalom – Le terapeute di Cristo

Il podcast, scritto dalle giornaliste Cristiana Mastronicola, Chiara Daffini e Ilaria Quattrone, è composto di sei puntate della durata di mezz’ora circa ciascuna ed è disponibile su tutte le principali piattaforme di podcast: Spotify, Google Podcast, Apple Podcast e Podtail. Sul sito di «Fanpage» è inoltre presente un’intera sezione dedicata all’inchiesta, con i video che vengono citati all’interno delle puntate e le testimonianze dei numerosi giovani che, nel corso del tempo, hanno deciso di farsi avanti e raccontare la loro esperienza all’interno della comunità.

Consiglio di ascolto: perché ascoltare Shalom – Le terapeute di Cristo

Ascoltare Shalom significa disporsi a un ascolto che non ha eguali nel panorama italiano, pure così fitto di podcast di genere true crime (ne abbiamo parlato qui). Ascoltando Shalom si entra nel vivo di una vicenda complessa e soprattutto pericolosa: la voce della giornalista infiltrata all’interno della comunità racconta tutta la paura di essere scoperti e la rabbia di assistere impotenti a episodi tragici. Ci sono gli scambi con le adepte della struttura e con la stessa Rosalina Ravasio, che prima accoglie Giorgia (così si fa chiamare la giornalista che lavora sotto copertura) e poi inizia a dubitare della sua sincerità. Ci sono poi gli episodi dedicati all’esplorazione del passato della fondatrice, dalla creazione della comunità fino alle accuse di non essere una vera suora e di aver anzi utilizzato l’abito per acquisire maggiore credibilità come terapeuta e «guaritrice». Quello di Mastronicola, Daffini, Quattroni e in generale dal team Backstair è un lavoro preciso e appassionante: le puntate scorrono una dopo l’altra senza che mai si senta il bisogno di interrompere l’ascolto, nella consapevolezza che tutto ciò che viene narrato non è frutto dell’invenzione letteraria, ma il resoconto di fatti realmente accaduti e vissuti in presa diretta.

 

A cura di Alessia Cito

Alessia Cito

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