Blob letterario: le ultime notizie dal mondo editoriale e letterario #2
Dai Dialoghi di Pistoia al primo festival sulla letteratura working class: sono molti gli eventi letterari che abbiamo deciso di segnalarvi per questa seconda puntata del nostro Blob. Troverete anche gli ultimi aggiornamenti sul premio Strega e sul Salone del libro, nonché su manifestazioni come il Pop23 e il Calvino per la narrativa breve. Vi indichiamo la nascita di nuove case editrici e collane editoriali, e non solo: vi raccontiamo cosa è accaduto nel mondo dei libri, dal film porno di Houllebecq fino a ritrovamenti clamorosi. Infine, vi segnaliamo il libro più chiacchierato del mese: questa volta abbiamo scelto Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, edito da Laurana.
Eventi letterari di aprile 2023
Dialoghi di Pistoia 2023: programma e novità
Dal 26 al 28 maggio Dialoghi di Pistoia, il festival ideato e diretto da Giulia Cogoli, avrà come tema: «Umani e non umani. Noi siamo natura». Sul rapporto tra umanità e natura ha risposto Andrea Stai, antropologo e autore di Essere natura (Utet, 2023), durante una lezione che si è tenuta il 24 marzo al teatro Bolognini di Pistoia e in diretta streaming. Lo stesso giorno è stata annunciata la seconda edizione del corso di scrittura creativa per studenti e insegnanti delle terze, quarte e quinte delle scuole superiori, in collaborazione con il Cfs – Centro formazione supereroi di Milano. Il corso si terrà il 13 aprile e l’indirizzo per iscriversi è dialoghi@comune.pistoia (numero massimo di partecipanti: 25). Il programma del festival che si terrà a maggio, invece, lo trovate qui.
Il primo festival di letteratura working class 2023: programma e novità
Si tiene dal 31 marzo al 2 aprile il primo festival in Italia dedicato alla letteratura del lavoro, organizzato da Edizioni Alegre e dal Collettivo di fabbrica Gkn in collaborazione con Arci Firenze. La direzione è di Alberto Prunetti e l’evento si tiene presso il presidio Gkn a Campi Bisenzio (Fi). Cynthia Cruz, Claudia Durastanti, Angelo Ferracuti, Alessandro Portelli e Simona Baldanzi sono alcuni dei nomi che partecipano all’evento. Il programma, invece, è qui.
Tornano i viaggi letterari del mensile «Leggere: tutti»
«Leggere: tutti», in collaborazione con Grimaldi Lines e Anp, torna a promuovere i viaggi letterari a bordo di una nave. Il primo viaggio è salpato il 18 marzo da Napoli per Palermo. E in occasione della Festa del libro e delle rose, e in concomitanza con la Giornata mondiale del libro, è in programma Una nave di libri per Barcellona*. Si partirà da Civitavecchia il 21 aprile con la cruise Roma di Grimaldi Lines, per tornare il 27 aprile. Durante il viaggio si discuterà di libri e saranno presenti personalità come Riccardo Mazzeo, autore fra gli altri di due libri scritti insieme al filosofo Zygmunt Bauman, Riccardo Staglianò, giornalista del quotidiano «la Repubblica» e autore di numerosi saggi, Francesco Musolino, candidato allo Strega 2023. Una volta arrivati a Barcellona sono previsti incontri all’Istituto italiano di cultura nonché passeggiate letterarie e gastronomiche nella città.
Il filo d’Arianna 2023: al Labirinto della Masone un ciclo di incontri
Dal 14 aprile al 9 giugno al Labirinto della Masone, a Fontanellato (Parma), si terrà un ciclo di sette incontri serali a cura di Stefano Salis intitolato Il filo d’Arianna 2023 e in cui si andrà alla scoperta di personaggi inclassificabili, poco noti al grande pubblico e che invece meritano di essere conosciuti. Melania Mazzucco, Giampiero Mughini, Gianni Guadalupi sono solo alcuni degli ospiti presenti. Qui il programma completo.
Multipli Forti 2023: il festival sulle voci della letteratura italiana contemporanea
Al via la seconda edizione di Multipli Forti, il festival che promuove le maggiori tendenze della letteratura italiana contemporanea e che si rivolge ai lettori e alle lettrici, nonché al mondo editoriale internazionale. La manifestazione si terrà a New York dal 25 al 27 aprile presso l’Istituto di cultura di New York e dal 28 al 29 aprile a Boston presso il Consolato generale d’Italia. Viola Di Grado, Claudia Durastanti, Marcello Fois, Fumettibrutti, Valeria Parrella, Antonella Lattanzi, Walter Siti, Chiara Tagliaferri, Nadeesha Uyangoda, Chiara Valerio, Giorgio Vasta e Simona Vinci sono alcuni degli ospiti che saranno presenti al festival. Si parlerà di Dante e di italianità, di mito e Storia, di corpi e di luoghi. Ci sarà poi un evento speciale dedicato al premio letterario The Bridge e saranno rese note le candidature italiane per l’edizione 2023. Grande attenzione avrà infine il lavoro di traduzione: tutte le giornate newyorkesi si apriranno con la lettura di un capitolo di libri italiani tradotti in inglese e pubblicati in America.
Premi letterari e concorsi 2023: ultimi aggiornamenti di aprile
Premio Strega 2023: ultime news
Il 30 marzo sono stati annunciati i dodici finalisti al premio Strega 2023 (la cinquina si saprà il 7 giugno), nonché i cinque finalisti al premio Strega europeo.
È on line anche l’elenco delle opere segnalate per la prima edizione del premio Strega poesia. Sono 120 i testi proposti dagli editori, e 15 quelli invece richiesti dal comitato scientifico (composto da Calandrone, Cortellessa, Desiati, Donzelli, Galaverni, Magrelli, Mazzucco, Petrocchi, Pugno, Riccardi, Testa e Villalta), per un totale di 135 opere. La lista completa la trovate qui. Il 19 maggio saranno resi noti, al Salone del libro di Torino, i cinque finalisti dello Strega poesia; e già verso la fine di aprile verrà resa nota una prima selezione dei titoli che accedono alla cinquina. Il vincitore verrà invece annunciato il 5 ottobre al Tempio di Venere, nel parco archeologico del Colosseo, a Roma.
Dobbiamo, infine, annunciare la scomparsa di Ada d’Adamo, che era entrata nella dozzina dello Strega con il romanzo d’esordio Come d’aria, edito da Elliot a gennaio di quest’anno. Ada d’Adamo aveva 55 anni ed era malata da tempo.
Premio Pop 2023: i 5 finalisti
Dopo la longlist dei dieci finalisti, il premio Pop ha annunciato la cinquina dell’edizione 2023 ed è composta da:
- Raffaella Mottana, Senza respiro, Accento
- Alberto Ravasio, La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera, Quodlibet
- Davide Rigiani, Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino, minimum fax
- Pietro Santetti, Uomini di cavalli, Mondadori
- Luca Tosi, Ragazza senza prefazione, TerraRossa edizioni
Il premio e la menzione per la cura editoriale saranno assegnati venerdì 26 maggio 2023.
Premio Calvino per la narrativa breve 2023: i 30 finalisti
Il 30 marzo sono stati resi noti i 30 incipit finalisti all’edizione 2023 del Calvino per la narrativa breve e che potete trovare qui. La rosa dei dieci finalisti sarà annunciata il 26 aprile.
Nuove realtà letterarie di aprile 2023
Sette Chiavi: il nuovo editore specializzato in gialli, noir e thriller
Sette Chiavi, casa editrice del gruppo editoriale Utterson e di cui fanno parte anche Alter Ego, -Tetra e Augh!, è nata alla fine di marzo a Viterbo e si occuperà di letteratura di genere, dal crime, passando per il giallo, fino al poliziesco. Anche la scelta del nome va in questa direzione: si tratta infatti di un omaggio a La porta delle sette chiavi di Edgar Wallace, maestro del giallo. A dirigere la casa editrice sarà Diego Di Dio, che ha già diretto la collana Spettri dell’editore Alter Ego; sarà affiancato da editor e scrittori come Andrea Franco, Valerio Marra e Oriana Ramunno. Le collane saranno due: Zeiss, dedicata ai romanzi di autori italiani e stranieri, e Passepartout, che ospiterà opere a cavallo tra racconto lungo e romanzo breve di autori italiani affermati. Il primo titolo è Delitti d’élitte. Un crimine letterario di Philip Wylie e Bernard A. Bergman (traduzione di Laura Bernaschi). Il romanzo, pubblicato nel 1935 e arrivato soltanto adesso nelle librerie italiane, ha come protagonisti i più grandi giallisti della letteratura – Chesterton, Van Dine, Rohmer, Hammett – che indossano le vesti inedite di detective. Accompagnano il lancio anche due racconti lunghi per la collana Passepartout: Donna di confine di Carlo Parri e Salvami di Letizia Vicedomini.
Disverso: il nuovo progetto di Morsi editore che tratta i disturbi dell’apprendimento
Disverso è un progetto grafico edito da Morsi editore e nato con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi nei confronti di coloro che hanno disturbi specifici dell’apprendimento. La struttura stessa di questo libro risponde all’esigenza di raccontare l’eterogeneità della visione delle persone con Dsa, attraverso la progettazione e la costruzione di un’intervista che, invece di essere scritta, è visiva. Ad aver reso possibile questo progetto grafico è stata l’autrice Giada Magini, anche lei affetta da Dsa, oltre che comunicatrice visiva.
Ventanas: la nuova casa editrice dall’America Latina fino alla Francia
Ventanas è la nuova casa editrice fondata da Laura Putti e accoglie le novità editoriali provenienti dall’America Latina, dalla Francia fino ai classici italiani. Sono tre le collane dell’editore: Palabras per lo spagnolo; Paroles per il francese; Parole per le opere di non-fiction e giornalismo italiano. Nell’anno del centenario della nascita di Italo Calvino, esce ad aprile Italo: l’opera è firmata dal giornalista Bernardo Valli che narra la vita dello scrittore, anche attraverso i ricordi della loro amicizia.
La fine del mondo: la nuova collana young adult di Moscabianca edizioni
È incentrata sull’adolescenza e la crescita, la nuova collana dell’editore indipendente Moscabianca edizioni. Il genere di cui si occuperà La fine del mondo (questo il nome della collana) è lo young adult, e la collana sarà diretta da Diletta Crudeli, già fondatrice della rivista on line «Spore Rivista» e curatrice dell’antologia Human/. Corpi ibridi, mutanti e fluidi nell’universo del possibile (Moscabianca edizioni, 2021). Il logo è stato realizzato da Cecilia Petrucci.
Comodino e Amare parole: i nuovi podcast del «Post» su editoria, libri e BookTok
Dal 15 marzo è on line Comodino, il nuovo podcast realizzato dal «Post» e che racconta il mondo dell’editoria, i libri – dalle copertine fino alle classifiche –, ma anche fenomeni social come BookTok. Si occupano del podcast Ludovica Lugli del «Post» e Giulia Pilotti, che lavora per un’agenzia letteraria e scrive sul quotidiano «Domani». In ogni puntata si parlerà di almeno due libri di generi diversi. Le puntate usciranno ogni 15 del mese e saranno disponibili sulle principali piattaforme di podcast.
Mentre dal 26 marzo è on line il podcast Amare parole condotto dalla sociolinguista Vera Gheno che in ogni puntata – in uscita una volta a settimana di domenica – parlerà della lingua e dei suoi cambiamenti; così, per esempio, nella prima puntata si è discusso della differenza tra parlare di gestazione per altre persone (Gpa), maternità surrogata e utero in affitto. Il podcast è ascoltabile sulle principali piattaforme di podcast.
Senza verso: la nuova collana di narrativa di Lupetti editore
La collana Senza verso, diretta dal giornalista e scrittore Igor Patruno, si propone di pubblicare romanzi di autori italiani svincolati dalle leggi del mercato editoriale. Spiega Patruno: «Senza verso non è un nuovo manifesto letterario, né aspira a raccogliere scrittori accomunati dalla medesima scelta “poetica”. Al contrario vuole esprimere l’assoluta libertà di raccontare storie».
Libri e scrittori: notizie e curiosità dal mondo letterario di aprile 2023
Salone del libro di Torino 2023: ultime news
La direzione del Salone è stata affidata alla giornalista e autrice Annalena Benini che subentrerà a Nicola Lagioia e guiderà la manifestazione dal 2024 fino al 2026. Una scelta che ha soddisfatto tutte le forze politiche coinvolte. Benini, che ad aprile uscirà con un romanzo edito da Einaudi dal titolo Annalena, si occupa di cultura e di costume, e collabora per «Il Foglio» dove dirige la rivista «Review».
Per l’edizione 2023 è stata aperta una call dal titolo «Racconta il Salone off!»: si cercano due persone disposte a partecipare a quattro eventi a Torino e nel resto del Piemonte e che ne raccontino sui social dei profili personali. I candidati e le candidate si confronteranno con il gruppo che si occupa dei social del Salone, e potranno prendere parte ai cinque giorni della fiera e ricevere il kit merchandising. Per partecipare alla call è necessario compilare il form entro il 12 aprile.
Il Salone ha aperto anche un’altra call dedicata agli editori e ai librai indipendenti piemontesi dal titolo «Hangar del libro». I candidati sono invitati a presentare un progetto di sviluppo strategico che riguarda l’introduzione di nuovi prodotti/servizi a carattere innovativo. Saranno selezionati i cinque progetti più innovativi e a cui si offrirà un servizio di affiancamento nella realizzazione del progetto. La call è aperta fino al 12 aprile e trovate maggiori informazioni qui.
Chiudiamo con una brutta notizia: il 23 marzo è venuto a mancare, all’età di 86 anni, Rolando Picchioni, ex presidente del Salone del libro per diciotto anni.
Morto Kenzaburo Oe: premio Nobel per la Letteratura nel 1994
Aveva 88 anni il premio Nobel per la Letteratura Kenzaburo Oe, venuto a mancare il 3 marzo. La notizia è stata data dal suo editore giapponese, Kodansha. Originario di Uchiko, nella provincia orientale di Ehime, Oe si trasferì all’età di 18 anni a Tokyo per studiare Letteratura francese. Esordì con L’animale d’allevamento nel 1957 ed ebbe subito successo di pubblico e di critica. Tra le sue numerose opere, si ricorda il saggio apparso nel 1965 dal titolo Note su Hiroshima, in cui lo scrittore raccontò il viaggio e gli incontri con i sopravvissuti a Hiroshima.
Libreria Verso di Milano: Marco Amerighi è il nuovo direttore
Subentra a Davide Mosca, autore di romanzi come Breve storia amorosa dei vasi comunicanti (Einaudi Stile Libero, 2019), nella direzione della libreria-bar Verso a Milano, l’autore Marco Amerighi, finalista allo Strega 2022 con Randagi (Bollati Boringhieri, 2021) e curatore del Book Pride 2023. La libreria Verso è nata nel 2015 nel quartiere Ticinese di Milano da un’idea di Andrea Gessner, editore di nottetempo, Tomaso Biancardo, responsabile di «The Passenger», la rivista edita da Iperborea, Pietro Biancardi, editore di Iperborea, Lisa Sacerdote, autrice di progetti fotografici, e Alessandro Beretta, direttore del Milano Film Festival, oltre che autore e critico letterario, con l’intento di creare una libreria che sia anche un luogo e un’occasione di aggregazione e un laboratorio di itinerari di lettura.
Ivrea Capitale italiana del libro 2022: presentazione manifesto
Il 26 marzo nel teatro Giacosa a Ivrea, alla presenza del ministro della Cultura Sangiuliano, è stato presentato il Manifesto per il futuro del libro. Suddiviso in 22 punti e 99 parole chiave, il testo è l’eredità di Ivrea Capitale italiana del libro 2022, un documento finale di un percorso che ha visto la partecipazione di oltre 150 rappresentanti e professionisti dell’editoria e della cultura e realizzato in collaborazione con il Salone del libro di Torino, nonché scaricabile sul sito ufficiale di Ivrea Capitale del libro 2022.
Addio a Luigi Piccatto: storico disegnatore di Dylan Dog
Tra il 13 e il 14 marzo all’età di 68 anni è venuto a mancare Luigi Piccatto, tra i disegnatori più prolifici di Dylan Dog. Ha realizzato albi amati come Golconda! e I conigli rosa uccidono. Negli anni ha anche lanciato disegnatori e disegnatrici come Andrea Broccardo, Cristiano Spadavecchia, nonché Giulia Francesca Massaglia e Stefania Carretta, le prime ad aver disegnato Diabolik.
Lettera di Gabriele D’Annunzio: ritrovata dopo 10 anni e restituita alla Biblioteca nazionale
Si tratta di una lettera manoscritta composta da tre fogli e datata 18 novembre 1926. Qui D’Annunzio si rivolge «Al caro amico» Giovanni Rizzo, come indicato sulla busta da lettere non recuperata. Il ritrovamento della lettera è stato possibile dopo che un collezionista e antiquario di Viterbo ha messo in vendita on line la lettera che, ha poi raccontato agli inquirenti, ha acquistato qualche anno prima da un privato. La Biblioteca nazionale ne aveva denunciato la scomparsa dieci anni fa.
Addio a Sergio D’Angelo, l’uomo che salvò Il dottor Zivago
È morto all’età di 100 anni, Sergio D’Angelo, colui che ebbe un ruolo fondamentale nel fare arrivare nelle librerie italiane il romanzo di Boris Pasternak, vietato in Russia e che permise al suo autore di vincere il Nobel. Sono i primi anni Cinquanta quando D’Angelo, giornalista e scrittore, si trasferisce in Russia con la moglie e i figli per lavorare alla radio di Stato. È qui che conosce Pasternak, con il quale stringe un rapporto di profonda amicizia, tanto da diventare il custode del dattiloscritto con la speranza di una pubblicazione in Italia. L’anno dopo il romanzo viene pubblicato da Feltrinelli, con un’operazione delicata che vede la partecipazione anche della scrittrice Olga Ivinskaja, amante di Pasternak, e diventa subito un caso letterario, nonché motivo di espulsione dell’editore dal Pci e di Pasternak dall’Unione scrittori.
Documento autografo di Andrea Camilleri su Vigata: ritrovato in discarica
È stato ritrovato in una discarica il documento con il quale lo scrittore Andrea Camilleri autorizzava l’uso del termine «Vigata», il nome della località narrata nelle sue opere su Montalbano, per la dicitura «Città di Porto Empedocle». Subito dopo il ritrovamento, il documento è stato riportato in Comune e affisso nella sala di rappresentanza del sindaco che ha annunciato l’avvio di un procedimento interno, vista la gravità dell’accaduto.
Filippo Bernardini, il «ladro di manoscritti»: non andrà in galera
Il 23 marzo, Filippo Bernardini, ex dipendente dell’editore Simon & Schuster e che rubò oltre mille manoscritti inediti, fra i quali anche di autori come Margaret Atwood, Ethan Hawke e Sally Rooney, è stata pronunciata la sentenza del processo a suo carico. Bernardini si è dichiarato colpevole di frode telematica e ha ammesso di aver agito unicamente perché, divorato dalla passione per i libri, voleva leggerli prima di tutti. Non era chiaro finora, dopo l’arresto avvenuto all’inizio del 2022, il movente delle sue azioni, visto che nessuno dei manoscritti era stato mai rivenduto al mercato nero. Il giudice Colleen McMahon lo ha condannato a pagare una pena pari a 88.000 dollari all’editore Penguin Random House; per tre anni sarà in libertà vigilata che sconterà fuori dagli Stati Uniti, nel Regno Unito o in Italia, dov’è cresciuto; il che vuol dire che Bernardini non andrà in prigione.
Morto Gianni Minà: giornalista di interviste storiche
Lo scorso 27 marzo, dopo una malattia cardiaca, Gianni Minà è morto a 84 anni. Nel corso della sua carriera da giornalista, oltre ad aver lavorato per il quotidiano «Tuttosport» e la Rai, ha intervistato personalità come Maradona, Fellini, Marquez, Fonda, Ferrari, Ali, De Filippo. È stato anche autore di numerosi saggi, come Storia di un boxeur latino e Maradona, non sarò mai un uomo, entrambi editi da minimum fax.
Michel Houllebecq e il film porno della discordia
È novembre quando Qianyum Lysis, la moglie di Houllebecq, scrive al regista Stefan Ruitenbeek. Dice: «Mio marito è depresso, gli farebbe bene girare un porno», un progetto che avrebbe dovuto essere «artistico, di finzione, documentaristico, performativo, saggistico, erotico e pornografico». È così che inizia questa storia che vede il coinvolgimento non solo di uno degli scrittori francesi viventi più popolari al mondo, ma anche del collettivo Kirac, fondato da Ruitenbeek e sua moglie. Succede poi che a metà gennaio arriva il trailer di Kirac27, in cui appare Houllebecq mentre fa sesso con diverse donne e la notizia fa il giro del mondo. È a quel punto che i coniugi Houllebecq chiedono, per vie legali, che venga bloccata la diffusione del film – riescono a rimandare l’anteprima che era prevista per l’11 marzo –, anche perché, sostiene l’avvocata Jacqueline Schaap, Houllebecq «era sotto l’effetto di alcol e droghe quando ha firmato la liberatoria. Ha ceduto i suoi diritti senza rendersi conto delle conseguenze». Tuttavia, il tribunale di Amsterdam, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di Houllebecq di impedire la diffusione del film, si è espresso a favore del regista Ruitenbeek e ha condannato lo scrittore francese al pagamento delle spese processuali. Un verdetto, ritenuto da Houllebecq – che sta valutando il ricorso in appello –, «molto deludente».
Depositata la richiesta per riaprire l’indagine sulla morte di Pier Paolo Pasolini
A quasi mezzo secolo di distanza, l’omicidio di Pier Paolo Pasolini, avvenuto il 2 novembre del 1975, resta uno dei fatti di cronaca più controversi d’Italia. Fu davvero Pino Pelosi, all’epoca dei fatti diciasettenne, a uccidere Pasolini? O Pelosi fu usato soltanto usato come esca per attirare lo scrittore-regista all’Idroscalo dove sarebbe stato poi ucciso? È di queste settimane la richiesta di riapertura dell’indagine sulla morte di Pasolini, presentata dal legale di David Grieco, regista fra gli altri di un film sullo scrittore, e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti. Era già accaduto nel 2009 che lo stesso avvocato avesse richiesto nuovi accertamenti giudiziari e che questi avessero condotto a individuare tracce genetiche sul maglione di Pelosi appartenenti a due persone diverse, oltre a quelle dello scrittore. Questa volta, dice l’avvocato, gli accertamenti riguarderanno «tre Dna in particolare che dovranno essere confrontati con alcune persone», innanzitutto con quello di «Crispino», pentito storico della Banda della Magliana e che, interrogato dalla Commissione antimafia, ha ammesso di aver preso parte al furto di alcune pellicole, tra cui Salò, le 120 giornate di Sodoma di Pasolini. Posto che la Procura accolga l’istanza di riapertura, sarà difficile arrivare a una verità diversa da quella che ha portato alla condanna di Pelosi. Le tracce potrebbero appartenere a chiunque, visto che nel ’75 il test del Dna non esisteva ancora e che la scena del crimine non veniva conservata come accade oggi.
Leggere almeno 15 minuti: è la proposta del Centre National du Luvre
Basta un quarto d’ora di lettura al giorno: è la proposta del Cnl, un’iniziativa che si ripete anche quest’anno, dopo che lo scorso anno era stato indicato il 10 marzo come Giornata del quarto d’ora di lettura, e che mira a sensibilizzare la Francia, un Paese il cui mercato editoriale gode comunque di buona salute ma che negli ultimi tempi sta assistendo a un leggero calo di lettori. Si farà un punto della situazione in occasione del Festival du Livre, una manifestazione tra le più importanti nel settore editoriale ed europeo, che si terrà a Parigi dal 21 al 23 aprile e che quest’anno celebra l’Italia. Tra gli ospiti Avallone e Caminito, Baricco, Carofiglio, Cognetti, Donaera, Raimo, Vasta.
Federico Moccia si laurea su: Federico Moccia
Ha fatto scalpore la notizia di qualche giorno fa su Federico Moccia che si è laureato in Letterature comparate con una tesi autoreferenziale: Due visioni comparate dell’amore: Jack London e Federico Moccia, differenze e affinità di stile, visione e ispirazione attraverso il tempo. Nell’intervista rilasciata al quotidiano «la Repubblica» lo scorso 21 marzo, l’autore del best seller Tre metri sopra il cielo ha dichiarato di avere molte cose in comune con il Martin Eden di Jack London: oltre alle iniziali difficoltà di pubblicare e alla diffidenza della critica, anche una certa visione della vita. La sua tesi, sostiene, non è un confronto ma un incontro con la poetica di Jack London e che lo ha ispirato durante la stesura di Tre metri sopra al cielo. Alla domanda su quali siano i Paesi in cui è più amato, considerando che in Italia non ha più il successo di un tempo, Moccia ha risposto: «In Spagna tra il 2011 e il 2012 ero l’autore più venduto. Se va in Russia e chiede: chi sono gli scrittori italiani più noti? Le diranno Umberto Eco e Federico Moccia» aggiungendo poi: «È una realtà, come dire che oggi sta piovendo».
Addio a Peter Usborne: l’editore per bambini
Aveva 85 anni Peter Usborne, fondatore nel 1973 della Usborne publishing, la casa editrice per bambini con sede a Londra e conosciuta in tutto il mondo. A darne l’annuncio è stata la stessa redazione con queste parole: «Un genio, nel vero senso della parola. La sua genialità era pari solo alla sua determinazione nel rendere i libri accessibili a tutti i bambini».
Il libro più chiacchierato di marzo 2023
Stiamo parlando di un outsider: lo è sia il libro – fin troppo lungo per gli standard imposti dal mercato editoriale –, sia il suo autore – per niente dentro le bolle letterarie: dirige un impianto di golf e vuole continuare a fare questo di mestiere. Il primo a crederci, a investirci tempo e reputazione, è Giulio Mozzi. Lo avete capito, stiamo parlando di Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, edito nella collana Fremen – di cui Mozzi è direttore – dell’editore indipendente Laurana. Il passaparola è stato il punto di forza della distribuzione di un romanzo – massimalista, secondo alcuni, prolisso secondo altri; con rimandi a scrittori del calibro di Bolaño, Pychon, Gadda, Manganelli –, inizialmente, difficile da trovare in libreria. E invece poi, anche grazie a diversi riconoscimenti, fra i quali il prestigioso Mastercard e l’elezione di Fahrenheit a libro dell’anno, il romanzo è arrivato alla sua decima ristampa e sarà nelle librerie tedesche nella primavera del 2024; Griffi pubblicherà, inoltre, il suo prossimo libro con Einaudi Stile Libero. Non solo, è stato proposto da un grande storico come Alessandro Barbero al premio Strega 2023, aggiundicandosi, per il momento, un posto tra i dodici finalisti. E chissà che quest’anno non vinca finalmente un outsider.
Lo sapevi che… C’è un font e una font per tutti
Il termine «font», usato sia in informatica sia in tipografia, indica «l’insieme completo dei caratteri di uno stesso tipo […], deriva dal sostantivo inglese «font» (fonditura), a sua volta derivato dal francese medievale «fonte» (fusione)». Talvolta il termine è usato al maschile e talaltra al femminile, ma qual è la forma corretta? A dircelo è la Crusca che afferma: «Spesso in italiano il termine viene considerato sinonimo di “carattere”, ma si tratta di un errore: “Le fonti non vanno confuse con i caratteri. Con fonte si intendono tutti i caratteri disponibili in certe dimensioni, stile e peso di una particolare foggia; con carattere si intende invece il disegno vero e proprio” (Microsoft Press Computer Dictionary, 1994)». E anche se la forma al femminile, meno usata dai parlanti, è destinata a scomparire, sarebbe preferibile «impiegare il maschile “font” per la terminologia informatica e ripristinare il termine originario femminile “fonte” per quella tipografica; in questo modo, oltre a mantenere la distinzione semantica connessa ai due ambiti, si renderebbe conto della diversa origine inglese e francese delle due forme».
A cura di Valeria Zangaro