Come scrivere un racconto di Gordon Lish: una raccolta di racconti metanarrativi. Recensione

 Come scrivere un racconto di Gordon Lish: una raccolta di racconti metanarrativi. Recensione

Negli anni Ottanta, nel corso di un’intervista a «Esquire», Gordon Lish si definì «Ubiquo. Magro. Devoto. Veloce. Brillante. Estenuante. Pazzo. Editor (presso Knopf). Insegnante (di due classi da sei ore a settimana). Scrittore (con uno stile tra Joyce, Salinger e Jackie Mason). Negli ultimi due anni ha anche fondato e diretto una rivista letteraria, “The Quarterly”. Il soprannome con cui è noto da anni è Captain Fiction».

Le tre anime di Gordon Lish – editor, insegnante e scrittore – emergono in Come scrivere un racconto. Un libro di narrativa (Racconti edizioni, 2022), una raccolta di trentuno racconti metaletterari e autobiografici dedicati all’arte del raccontare, che Rivista Blam! aveva già inserito nei consigli letterari dello scorso autunno. I testi, selezionati da Stefano Friani a partire dalle Collected Fictions, sono per la prima volta pubblicati in Italia nella traduzione di Roberto Serrai, con un’introduzione di Francesco Guglieri.

Come scrivere un racconto di Gordon Lish: la trama del libro

Ogni testo di Come scrivere un racconto. Un libro di narrativa è un’invenzione metanarrativa, nella quale Lish dispensa al lettore, in modo più o meno esplicito, consigli di scrittura (Come scrivere una poesia e Come scrivere un romanzo) e riflette sui principali meccanismi della narrazione (Ecco a voi l’incredibile vendetta della focalizzazione multipla e La narratologia al popolo!).

Come scrivere un racconto si presenta come un manuale per autori di racconti o aspiranti tali, ma non si esaurisce in una riflessione sulla scrittura. Nei trentuno racconti, infatti, Lish ripercorre la sua vita, dall’infanzia newyorkese a Long Island (Il signor Goldbaum), trascorsa per lo più in solitudine (Senso di colpa), alla continua lotta contro la psoriasi cronica (In realtà), fino al rapporto con il figlio e con la moglie malata. Sono inoltre presenti rimandi alla sua carriera di insegnante, tanto temuto quanto ammirato (L’immaginazione), e al suo passato di editor in riviste letterarie e case editrici, a contatto con i principali autori e critici del Novecento americano (A cena con Ozick e Lentricchia).

La raccolta include anche il racconto A Rupert, senza promettere niente, pubblicato per la prima volta in forma anonima su «Esquire» e scambiato dagli addetti ai lavori per un testo di J.D. Salinger che da anni si era ritirato dalla scena letteraria, e la short story A Jeromé: con amore e baci, parodia di un’opera dello stesso Salinger e occasione per Lish di confrontarsi con il panorama della letteratura ebraica del suo tempo.

La scrittura di Gordon Lish in Come scrivere un racconto

Nella raccolta Come scrivere un racconto, la voce incantatrice e affabulatrice di Gordon Lish si rivolge in prima persona al lettore, non per compiacerlo ma per svelargli la sottile arte del depistaggio narrativo.

Non c’è presunzione nella scrittura di Lish, che in questi racconti si serve di toni umoristici, e a tratti provocatori, per invitare il lettore a interrogarsi continuamente sul potere mistificatore del linguaggio e sulla veridicità di quanto raccontato: «Oh, un pesce palla per natura abbocca a tutto. Come fa, del resto – amo, lenza e galleggiante – il vostro amico lettore. Insomma, visto che alla fine è la stessa cosa, e se per voi fa lo stesso, preferisco sempre la natura umana, ed essere un egualmente metaforico, egualmente ambiguo, egualmente dubbio pescatore di uomini».

 

A cura di Francesca Cocchi

Blam

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