Non è al momento raggiungibile di Valentina Farinaccio: o come sopravvivere alla fama social. Recensione

Il nuovo romanzo di Valentina Farinaccio, Non è al momento raggiungibile (Mondadori, 2022), non potrebbe essere più attuale: racconta la storia di Vittoria, una influencer per caso, alle prese con le ambivalenze di un’improvvisa popolarità su Instagram, ma anche con la precarietà, l’insicurezza e una fame compulsiva che non si placa.

Non è al momento raggiungibile di Valentina Farinaccio: la trama del libro

La vicenda si dipana a partire dal racconto della protagonista, Vittoria, nello studio della dietista-terapeuta, Mina. Quando approda su Instagram, Vittoria ha poco meno di quarant’anni, un impiego precario, un blog di musica e il sogno di farne un lavoro serio. Grazie a una foto rubata con un musicista famoso, si trova all’improvviso a guadagnare una certa popolarità sui social: i follower aumentano e cominciano a piovere le sponsorizzazioni, soprattutto di fast food, street food e cibo precotto: pizze surgelate, chioschi di porchetta e paninari sono inizialmente lo scenario dei suoi post.

Attraverso queste collaborazioni sempre più frequenti, Vittoria offre al mondo social la porzione fotogenica e superficiale del suo complicatissimo rapporto con il cibo. Parallelamente crescono le tensioni legate all’iperconnettività e alle trappole dell’essere una influencer: relazioni superficiali, angosce da commento negativo, dipendenza dal telefono. Tutti questi malesseri trovano sintesi in una fame insaziabile che riflette il bisogno di reagire alla sfiducia e ai giudizi che Vittoria si porta dietro da tempo, acuiti dall’esposizione in rete. All’apice di questa parabola di successo, arriva una svolta che potrebbe portare la protagonista a conciliare finalmente il suo ruolo da influencer con la passione per la musica. Ma un tradimento, a cui fa seguito una reazione scomposta, manda tutto all’aria. Vittoria precipita. Il ritmo dell’attenzione social si inverte e lei si ritrova più precaria, infelice e famelica di prima. A questo punto, la narrazione accelera trascinandoci verso un epilogo inatteso.

Una favola contemporanea che parla di noi

Attraverso la storia di Vittoria, Valentina Farinaccio parla anche di noi, di quella bolla virtuale di conferme dalla quale non riusciamo a staccarci, di tutta la fragilità che può nascondersi dietro al profilo patinato che ci costruiamo in rete, delle ritrosie e delle ansie generate dall’imperativo social di esporsi.

L’autrice mette a nudo anche un altro aspetto della contemporaneità: la fatica di rapportarsi con l’indice numerico del riconoscimento in una società che impone la quantificazione del successo attraverso i follower, i soldi sul conto o i chili su una bilancia. Nei pensieri di Valentina si legge la presenza costante di un’ossessione per i numeri:

«A casa l’ho fatto continuamente negli ultimi tempi. Pesarmi. La mattina, ogni mattina. Il pomeriggio, ogni pomeriggio. La sera, ogni sera. Ho permesso ai numeri di impugnare la mia vita come uno scettro. Un conto in banca, un profilo Instagram, un codice per sbloccare il telefono. Tutto è fatto di numeri, anche il nostro corpo».

In questa luce, il desiderio di mangiare fino a scoppiare o le reazioni impulsive in grado di rovinare una carriera diventano un modo sovversivo di ribellarsi agli schemi della popolarità. La vicenda di Valentina acquisisce così anche il valore di un riscatto dalle categorie normative e dalle imposizioni subdole dell’era social.

La scrittura di Valentina Farinaccio in Non è al momento raggiungibile

Non è al momento raggiungibile è innanzitutto un romanzo ben architettato, con una trama accattivante e un arco narrativo marcato dal rapporto con il corpo, la fame e l’autostima. Una scrittura agile e diretta ci conduce senza sforzo nei meccanismi disfunzionali della dipendenza (sia dal cibo che dal ritorno di immagine dei social), creando una serie di personaggi molto credibili in cui è facilissimo riconoscersi.

A cura di Annalisa Maitilasso

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