Zainab conquista New York di Ayesha Harruna Attah: vita di una ragazza ghanese sbarcata a NYC. Recensione

 Zainab conquista New York di Ayesha Harruna Attah: vita di una ragazza ghanese sbarcata a NYC. Recensione

Se desiderate leggere un romanzo che trasmetta buonumore e positività, una storia «feel good» – come l’ha definita l’autrice – Zainab conquista New York (marco y marcos, 2022), ultimo romanzo della scrittrice ghanese classe 1983 Ayesha Harruna Attah, fa proprio al caso vostro. Considerata una tra le voci più interessanti della narrativa africana di oggi, Attah ha romanzato la sua esperienza americana regalandoci un testo divertentissimo e originale.

 

Zainab conquista New York di Ayesha Harruna Attah: la trama del libro

Al termine dell’esperienza universitaria in New England, Zainab si trasferisce a New York per uno stage come illustratrice alla Altogether Media, casa editrice specializzata in fumetti. Il sogno di Zainab è pubblicare la sua graphic novel e per farlo desidera impegnarsi a fondo nella nuova esperienza di lavoro. Non appena mette piede nella Grande Mela, però, la ragazza inizia a sentire nella mente le voci delle antenate della sua famiglia. Dopo i primi tentativi di autonomia a casa dello zio Ali e della sua numerosa famiglia e dalla migliore amica d’infanzia Densua, direttamente dal Ghana viene a trovarla la madre, che occupa la piccola dimora dispensando consigli e avvertimenti sui pericoli della città di NY. Le voci che abitano i pensieri di Zainab appartengono alle donne virtuose della sua famiglia: la nonna Fati, più morigerata e conservatrice, sempre pronta a redarguirla di fronte alle tentazioni, zia Zeina, la pecora nera, e nonna Fati, premurosa e amorevole. Le tre voci la accompagnano alla scoperta di una città spaventosa, pericolosa ma al contempo ricchissima di vita e divertimento. Tra feste, incontri con vecchi amici d’infanzia, aperitivi e primi amori, Zainab scoprirà come cavarsela da sola in un mondo che nasconde mille opportunità insperate, soprattutto se affrontato con ottimismo e curiosità.

«Mia mamma era sicura di sé ma non faceva che lavorare, e quando non lavorava, sembrava avviluppata in una pellicola di tristezza. Era come se avessero messo un grosso filtro tra le generazioni, che aveva trattenuto la parte migliore, la più tosta, lasciando alla donna soltanto virtù. O tristezze. Bene sono stata quella donna per i primi vent’anni della mia vita, e ora non voglio più esserlo. New York è il posto ideale per liberarmi di lei».

 

Le voci delle antenate per raccontare l’emancipazione dal passato

Attraverso l’escamotage narrativo delle tre voci femminili che commentano, come voci fuori campo, ciò che accade nella vita di Zainab, l’autrice racconta cosa significhi, per una donna africana, convivere con i retaggi culturali della propria tradizione e farvi i conti in ogni piccola scelta. Non a caso le tre antenate impersonano ruoli femminili complementari, in particolare Zeina – da cui la protagonista ha ereditato il nome – nasconde il mistero di una breve vita che si svela solo nei capitoli finali. Zainab è consapevole dei sacrifici per l’emancipazione compiuta dai suoi predecessori e ne rispetta la memoria dedicandovi più di una riflessione.

«“Ecco brindiamo al non ripetere gli errori delle nostre antenate” dico, sollevato il bicchiere. “Tu e questa storia delle antenate” dice Densua. “Basta. Le antenate hanno già vissuto. Ora tocca a noi. Il nostro mondo non ha niente a che vedere con il loro.”».

 

La scrittura di Ayesha Harruna Attah in Zainab conquista New York

Suddiviso in tre parti che corrispondono ai tre mesi dell’estate del 2006, Zainab conquista New York ripercorre gli intrighi amorosi, le indecisioni, le scelte sofferte di una ventenne alle prese con le prime esperienze di autonomia nella metropoli americana. Raccontato in prima persona dalla protagonista, con le spassose incursioni delle antenate che commentano e sottopongono a giudizio amiche, amori e possibili pretendenti, il romanzo di Attah procede con ritmo incalzante all’insegna dell’ironia e della positività. Un racconto originale e autentico – coronato da un immancabile lieto fine – che consente all’autrice più di un riferimento alla tradizione del suo popolo, con uno sguardo luminoso verso il futuro.

a cura di
Silvia Ognibene (@silviabookolica)

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Silvia Ognibene

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