Climate fiction: i libri da leggere. I nostri consigli
L’aggravarsi della crisi climatica e la crescente attenzione al tema ambientale, rafforzata anche dai movimenti di protesta nati sulla scorta dell’attivismo a partire da Greta Thunberg, hanno contribuito alla pubblicazione e al crescente successo di un certo tipo di romanzi che hanno come tema centrale la vita sulla terra dopo un evento catastrofico di tipo climatico. Si è imposto nel panorama editoriale un nuovo filone letterario: la climate fiction, o narrativa ambientale, un genere a metà tra la fantascienza e il distopico. L’accezione nasce nel 2007 grazie al giornalista Dan Bloom che, per indicare un sottogenere della fantascienza incentrato sui cambiamenti climatici, conia il termine «cli-fi», poi ripreso da Margaret Atwood in un tweet rimbalzato tra centinaia di migliaia di follower.
Di seguito trovate una selezione personale delle storie cli-fi più rappresentative di questo genere letterario che ha il grande pregio di imporci una riflessione sul nostro tempo. Buona lettura!
Climate fiction: i libri da leggere
Qualcosa, là fuori di Bruno Arpaia
Iniziamo la nostra rassegna dalla letteratura italiana e da quello che è considerato il primo romanzo cli-fi italiano. Arpaia costruisce un romanzo su due linee temporali parallele. In una prima parte un giovane discute con alcuni amici dei problemi climatici. In una seconda parte vediamo quello stesso giovane diversi anni più tardi mentre insieme a una moltitudine di profughi attraversa l’Europa nella speranza di raggiungere la Scandinavia, l’unica regione risparmiata dagli effetti della crisi climatica. Assistiamo all’orrore, alla disperazione rendendoci conto soltanto alla fine che quanto raccontato da Arpaia sta già accadendo lungo le strade che dall’Africa portano all’Europa.
Uscito per Guanda a novembre del 2016.
Troppo facile amarti in vacanza di Giacomo Keison Bevilacqua
Restando in Italia ma guardando a un genere diverso dal romanzo, è da menzionare questa graphic novel firmata da Giacomo Bevilacqua che racconta il viaggio a piedi verso Nord di una ragazza e del suo cane in un tempo in cui l’apocalisse è già in corso, ma è un fenomeno lento, silenzioso, angosciante. «Se cerchi me, sono andata via, un passo dopo l’altro. A piedi, su fino al confine. Che quando si fugge da ciò che si amava, si fugge sempre lentamente.»
Uscito per Bao Publishing a maggio del 2021.
Jungle Nama di Amitav Ghosh
Tra gli autori più rappresentativi della causa ambientalista Amitav Ghosh merita una menzione speciale. A partire da La grande cecità (Neri Pozza, 2017), un pamphlet in cui esorta i suoi colleghi a occuparsi dei problemi legati alla crisi climatica, di recente Ghosh è tornato in libreria con una storia cli-fi, questa volta nella forma di una graphic novel, illustrata dall’artista pakistano-americano Salman Toor. Questo libro racconta la leggenda custodita nel cuore delle Sunderban, la foresta di mangrovie più grande del mondo. Secondo la leggenda uno spirito maligno, che ha le sembianze di una tigre, sparge il terrore regnando incontrastato sulla foresta e attaccando coloro che osano avventurarsi nel suo reame. Una storia che ha lo scopo di ricordare l’importanza del rispetto per la natura.
Traduzione di Norman Gobetti e Anna Nadotti.
Uscito per Neri Pozza a novembre del 2021.
Il sussurro del mondo di Richard Powers
Vincitore del premio Pulitzer 2019, il romanzo di Powers narra la storia di Patty-la-Pianta che inizia a parlare all’età di tre anni. Il suo, più che un parlare, sembra un farfugliare incomprensibile. L’unico in grado di decifrare le parole di Patty-la-Pianta è il padre che la porta con sé nei suoi viaggi. Intorno a Patty-la-Pianta si intersecano le vite di nove personaggi che si riuniscono in California attorno a una sequoia che rischia di essere abbattuta. Una storia sulla cecità degli umani.
Traduzione di Licia Vighi.
Uscito per La nave di Teseo a maggio del 2019.
I Greenwood di Michael Christie
Questo romanzo è ambientato nel 2038, in un tempo in cui il disastro ecologico è già accaduto. Qui si respira a fatica e l’unico luogo in cui è possibile ancora respirare come una volta è a Greenwood Island, nella «Cattedrale Arborea», l’unica foresta superstite del pianeta rimasta indenne dal «Grande Avvizzimento». Ma solo chi è ricco può permettersi di trasferirsi qui e pagare il biglietto per entrare.
Traduzione di Fabio Zucchella.
Uscito per Marsilio a ottobre del 2021.
Terre sommerse di Kassandra Montag
Nel suo romanzo d’esordio la poetessa statunitense Kassandra Montag affronta in chiave thriller il rapporto tra uomo e natura. La storia è abitata da personaggi costretti alla sopravvivenza a causa degli stravolgimenti provocati dai cambiamenti climatici e ciononostante quegli stessi personaggi si impegnano per costruire una nuova realtà. Da quando Myra, la protagonista, ha perso sua figlia Row, sono trascorsi otto anni e nel frattempo il mondo ha cambiato volto, gli oceani si sono innalzati, l’America è diventata un arcipelago e le persone sono costrette su lembi di terra piccolissimi. Myra è qui che vive, ed è qui che continua a pensare a sua figlia. È fermamente convinta che sia ancora viva. A dargliene conferma, il ritrovamento del ciondolo appartenuto a Row.
Traduzione di Ilaria Katerinov.
Uscito per HarperCollins Italia a febbraio del 2020.
Riaffiorano le terre inabissate di M. John Harrison
Vincitore del Goldsmiths Prize 2020, questo romanzo racconta la storia di Shaw, un cinquantenne informatico fallito con alle spalle un esaurimento nervoso, che vive in una Londra sommersa dall’acqua. Una sera in un pub Shaw incontra Victoria, che ha perso la madre da poco ed è decisa a lasciare la città per andare in Galles. Tra i due nasce una relazione e, a mano a mano che il rapporto si fa più intimo, una domanda diventa più impellente: cos’è successo alla madre di Victoria?
Traduzione di Luca Fusari.
Uscito per Atlantide a luglio del 2021.
Il muro di John Lanchester
Candidato al Booker Prize e tra i migliori libri del 2019 secondo il «Financial Times», anche in Il muro l’Inghilterra fa da ambientazione a questa storia in cui sono presenti temi come il cambiamento climatico e la Brexit, ma anche Donald Trump, gli immigrati e l’incapacità decisionale della politica. E c’è anche una catastrofe ambientale che si è già compiuta: l’innalzamento delle acque ha ridotto le terre abitabili e, per difendersi dagli Altri, stranieri disposti a tutto pur di entrare, è stato costruito «il Muro» pattugliato costantemente dai Difensori che hanno l’ordine di sparare a vista. Ogni unità che fallisce la missione è costretta all’esilio, mentre gli Altri che riescono a entrare diventano schiavi di proprietà dello Stato.
Traduzione di Federica Aceto.
Uscito per Sellerio a maggio del 2020.
I due castelli di Michel Bussi
Guardando, invece, alla letteratura francese Michel Bussi racconta il cambiamento climatico avvalendosi del genere young adult. I due castelli (edizioni e/o, 2021) è il secondo volume di una saga distopica in cui i protagonisti sono gli adolescenti. In una Parigi sopravvissuta a una catastrofe ambientale, raccontata nel primo volume della saga dal titolo La caduta del sole di ferro (edizioni e/o, 2020) in cui una tossina ha reso sterili gli adulti risparmiando soltanto i bambini in gestazione nel corpo delle madri, la lotta per la sopravvivenza ricorda quella degli adolescenti narrati da Niccolò Ammaniti in Anna.
Traduzione di Alberto Bracci Testasecca.
Uscito per edizioni e/o a novembre del 2021.
I figli del diluvio di Lydia Millet
Gli adolescenti sono i protagonisti anche del romanzo di Lydia Millet, finalista al National Book Award 2020 e di cui abbiamo già parlato qui. Ironia e dramma si mescolano, così come realtà e fiaba, e le vicende sono ambientate in un’America in cui il presente è spinto fino all’estremo e la devastazione ambientale assume le sembianze di un gigantesco uragano in grado di cancellare qualsiasi cosa, in una cornice apocalittica a metà tra Il signore delle mosche di Golding e La strada di McCarthy.
Traduzione di Gioia Guerzoni.
Uscito per Nn Editore a giugno del 2021.
a cura di Valeria Zangaro