Un racconto e una vignetta #1: Certe cose che cominciano con “c”

 Un racconto e una vignetta #1: Certe cose che cominciano con “c”

Illustrazione di Alessandro Lippolis “Il vignettista amatoriale”

«Permette? Posso? Pino Pinotti, perito perlustratore per professione. Piacere.»

«Ettore Endrigo, esercente. Entri egregio, entri, ecco, eccezionalmente esibisco enormi ematomi ed evidenti ecchimosi, eppoi esperimento emicranie esacerbanti, epperò entri: esplori ed esamini.»

«Volentieri vorrei vedervi vigoroso, vitale. Valuti vacanzina, viaggetto verso verdeggianti vallate valdostane.»

«Deprivandomi di denaro? Diamine, declino decisamente! D’altronde, dovrei dormire, diminuire distillati, distrarmi dai disturbi, dipingere…»

«…didietro di donne?»

«Idea intrigante. Intanto, incomincio iniettandomi insulina.»

«Compatisco, coraggio caro, cambierà. Convenevoli chiusi, cerco con caparbietà certe cose che cominciano con “c”.»

«Tipo tappeti thailandesi? Tamburi tibetani? Talismani tantrici? Tenti: troverà tutto! Tale tugurio trabocca talmente tanto! Troppe tentazioni, troppe teche, troppi tavoli, talvolta tarmati.»

«Che collezione colossale! Complimenti, comprerei ciascun collo. Comunque, come comunicavo, cerco certe cose che cominciano con “c”.»

«Sicuro! Sono suo solerte servitore. Sombreri sudamericani? Stivali slacciati? Sandali senza suole? (sconsiglio servirsene su spiagge soleggiate: significherebbe scottarsi). Se scruta sugli scaffali, sposta soprammobili, setaccia scansie, sonda stanze, sarà soddisfatto; sono sicuro. Saccheggi sine sosta, si sollazzi, si svaghi.»

«Pensavo piuttosto…»

«Biglie? Bilance? Bambole? Bisognerebbe buscare ben bene.»

«Aspetti, ascolti attento: ambisco ardentemente ad avere alcune…»

«Nacchere napoletane? Novità numismatiche? Nascosto nella naftalina, nulla [omissis] nel nostro negozio.»

«[omissis]?»

«Sottile stratagemma… sa, se sfuggono sostantivi… si sostituisce.»

«Capisco. Continuiamo, cercavo certe cose che cominciano con “c”.»

«Vedo vedo… Ventagli viennesi? Vecchi volumi? Vestiti vellutati?»

«Altro, amico, altro; ancora arranca attorno all’argomento, ancora annaspa, avrebbe…»

«Guanti? Gilè? Gorgiere?»

«No no.»

«Zufoli? Zappe? Zirconi?»

«Zirconi?»

«Diamanti duri, decorativi. Decida di donarseli: devo dire davvero divini! Danno distinzione.»

«Da dandy della domenica.»

«Dannazione, degni del duca di Dorchester!»

«No, no.»

«Orologi? Oboi? Ombrelli? Oppure, occorrendo…»

«Limiti la lista, la lungaggine logora, la loquacità lascia la lingua lisa.»

«Forse fogli filigranati? Figurine? Foto? Favorisca: frughi, frughi.»

«Rifiuto recisamente rovinarmi risvolti ricamati: restano regali romantici.»

«Insomma, io imbestialisco: impossibile indovinarla!»

«Cortesemente, chiederei certe cose che cominciano con “c”, cioè consonanti curiose.»

«Consonanti curiose?»

«Consonanti curiose.»

«Mamma mia!… mi meraviglio molto, magari marionette, manichini, monete, ma…»

«…consonanti curiose.»

«Consonanti curiose, cribbio! Casco come ciuco claudicante…»

«…che cozza contro cancello color cacao.»

«Bravo!»

«Grazie! Gradirei gentilmente…»

«…consonanti curiose, comprendo, che cavolo! Continua cocciuto con codeste consonanti; che consonanti curiose cerca con così coriaceo convincimento?»

«“Q”.»

«“Q”?»

«“Q”.»

«Quale quiz quotidiano! Quale questione! Qualunque “q”?»

«Quasi qualunque “q”.»

«Quindi qualche “q”.»

«Qualche “q”.»

«Qualche “q” quotata, qualitativamente qualificata.»

«Esatto.»

«Difficile.»

«“X”?»

«Difficilissimo.»

«“W”?»

«Non sa che la “w” è una semiconsonante? Là c’è il WC… si chiuda dentro, e si vergogni!»

Luca G. Manenti

 

L’autore

Luca G. Manenti è nato nel 1974 in un paese della bassa padana, ma da tempo vive a Trieste. Quando non scrive di storia scrive racconti. Ne sono apparsi su Rivista Blam, Coye, Clean, Il Mondo o Niente, Salmuria, Smezziamo, La nuova carne, Neutopia. Altri arriveranno.

Il vignettista

Alessandro Lippolis (aka il.vignettista.amatoriale) studia scrittura alla Scuola Holden ed è un ragazzo nato assieme al nuovo millennio. Il millennio, con le sue innumerevoli disgrazie, non lascia spazio all’ottimismo. Il ragazzo, con i suoi disegni dolorosamente amatoriali, tenta comunque di far sorridere

Blam

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