Primo venne Caino: torna il giornalista investigativo più affascinante dei noir moderni. Recensione del libro di Mariano Sabatini
Dopo il riuscitissimo “L’inganno dell’ippocastano”, Mariano Sabatini torna con “Primo venne Caino”, il secondo libro che racconta le vicende investigative del giornalista Leo Malinverno.
La trama
Questa volta è sulle tracce del Tatuatore, il serial killer che sta facendo tremare tutta Roma. La sua prerogativa sta nel gesto preciso che compie dopo aver ucciso le sue vittime: incidere la pelle con un taglierino da pellaio e asportare i tatuaggi. A cosa gli serviranno? Il maggiore Sgrò chiede l’aiuto di Malinverno per dare risonanza alla notizia degli omicidi nella speranza di smuovere i piani alti dell’Arma dei Carabinieri e indagare sul Tatuatore prima che sia troppo tardi. Ne verrà fuori un caleidoscopio di intrecci, emozioni, che metteranno in relazione i personaggi in modo inaspettato.
Un noir dallo sfondo psicologico
Come ogni noir che si rispetti, “Primo venne Caino” destabilizza in senso positivo, portandoci in un viaggio psicologico e intellettuale intrigato. E più che affascinato dalla trama, dallo sciogliere i nodi sul Tatuatore, il lettore è affamato delle esperienze di vita di Malinverno e vuole saperne il seguito pagina dopo pagina. Il rapporto con Eimì, la giovane fidanzata ventenne; quello con Carla, sua fidata amica e collega che non se la passerà bene; il ritorno del padre e la difficoltà nel riavvicinarsi. I guai nel mondo della stampa e al suo giornale.
Sabatini è stato in grado di costruire (con il primo libro) e sviluppare (con il secondo) una figura investigativa sui generis che vede anche posto in una trasposizione televisiva. Un personaggio diverso, partendo già dalla sua professione, che ricorda i giornalisti investigativi dei film americani nei quali spesso ci siamo immedesimati. Più per la vita bizzarra, che per il caso stesso da risolvere.
Sabatini è in grado di portare uno spaccato di vita che gioca fra le bellezze del contesto urbano romano, e la quotidianità di un uomo qualunque che è Leo Malinverno. E non ne esce un ritratto di eroe falsato, ma una figura ordinaria con paure, insicurezze, testardaggine, savoir-faire. Come tutti noi.
Ed è questo il segreto della scrittura di Sabatini, aver trovato la chiave grazie alla quale può far immedesimare ogni tipo di lettore.
- Titolo: Primo Venne Caino
- Autore: Mariano Sabatini
- Editore: Salani Editore
- Pagine: 288
- Prezzo di copertina: 16,90 euro
- Anno di uscita: 2018
I premi vinti da Mariano Sabatini
Il primo libro sulla saga del giornalista investigativo Leo Malinverno si chiama “L’inganno dell’ippocastano” ed esce per Salani Editore nel 2016. È subito un successo tant’è che vince il Premio Flaiano Opera Prima e il Premio Romiti Opera Prima. Sulla scia di questi ottimi riscontri, non sarà difficile per Sabatini catalizzare l’attenzione sulla nuova uscita, sempre per Salani Editore nel 2018, di “Primo venne Caino che conquista ben quattro premi: Acquanoir Terme Suio, Logos Cultura Milano International, Premio Città di Como, Giallo Ceresio.