“Aqua e tera”, l’ultimo romanzo di Dario Franceschini, è una storia familiare e di lotte per i diritti dei lavoratori

 “Aqua e tera”, l’ultimo romanzo di Dario Franceschini, è una storia familiare e di lotte per i diritti dei lavoratori

«“Non potete far mangiare a questi bambini solo polenta, gli viene la pellagra”, l’aveva messa in guardia il medico anni prima, ma lei non aveva potuto fare altrimenti. “Dutór,” gli aveva risposto Ginisca, “chi a ghè sol aqua e tera.”».

Aqua e tera, il nuovo romanzo di Dario Franceschini, raccoglie i frammenti di una storia familiare che rischiava altrimenti di essere dimenticata, intrecciata alla fierezza e alle lotte dei lavoratori del ferrarese durante i primi anni del Novecento, tra nebbie che calano fitte sulle distese d’acqua, tutti i personaggi della famiglia Callegari prendono vita in questo che è un romanzo storico e corale.

Aqua e tera di Dario Franceschini: la trama del libro

Nel 1874, a Codigoro viene inaugurata la gigantesca idrovora che permetterà, negli anni, di bonificare tutte le sconfinate valli paludose del ferrarese, consentendo così la coltivazione delle terre emerse. Sono anni in cui la malaria e la pellagra uccidono come in un conflitto, anni in cui la disoccupazione e la povertà imperversano, ma sono anche anni in cui le idee socialiste passano di famiglia in famiglia per rivendicare diritti e salari congrui contro gli agrari e i proprietari terrieri. Il piccolo Isauro Callegari è presente alla inaugurazione al fianco di suo padre Nivardo, famiglia di scariolanti e di donne lavandaie; da questa fotografia, da questo momento storico e culturale, le vicissitudini delle cinque generazioni che popolano le pagine di questo libro verranno raccontate, passando attraverso gli anni della Prima guerra mondiale, del Ventennio, fino ad arrivare al giorno della Liberazione.

Aqua e tera di Dario Franceschini: l’autore

Dario Franceschini, originario di Ferrara, è un politico, autore e per sette anni ha ricoperto la carica di ministro della Cultura. Ha diverse pubblicazioni all’attivo, con Nelle vene quell’acqua d’argento in Francia ha vinto il premio Roman di Chambery e, in Italia, il premio Opera prima di città di Penne e il premio Bacchielli. Da La follia di Ignazio Rando è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale. Romanzi come Daccapo, Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado e i racconti di Disadorna sono stati tradotti in Francia da Gallimard.

Consiglio letterario: perché leggere Aqua e tera di Dario Franceschini

Si consiglia questo romanzo a chi ama le ambientazioni suggestive, in cui la nebbia carica di vapore freddo e l’afa estiva sublimano gli accadimenti dei personaggi. Adatto a chi cerca storie familiari che attraversano più decadi, in cui la grande Storia si muove all’ombre delle vicende private. Si consiglia questo romanzo a chi le storie d’amore non conformi e a chi vuole conoscere le lotte delle donne dei primi del Novecento.

A cura di Caterina Incerti

Blam

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