Petros Markaris: chi è il Montalbano greco. Tutto sul più famoso giallista in Grecia e i 5 libri che devi assolutamente leggere

Petros Markaris è uno degli autori più significativi della letteratura greca contemporanea, soprattutto per quanto concerne il giallo, genere che lo ha consacrato a scrittore di fama mondiale e in cui ha trovato la sua massima espressione letteraria. Di origini armene, nasce a Istanbul nel 1937, per poi stabilirsi ad Atene dal 1964. Nel corso della sua vita, ha avuto una carriera decisamente eclettica e poliedrica, spaziando dalla drammaturgia, alla sceneggiatura, alla traduzione dalla lingua tedesca, fino al romanzo, e diventando una figura di spicco nel panorama culturale greco e internazionale. Le sue opere, infatti, sono ormai tradotte e diffuse in tutto il mondo.
In costante dialogo con i grandi classici del Novecento, ha introdotto in Grecia lui stesso come traduttore una fetta considerevole della letteratura del Centro Europa, come le opere teatrali e poetiche di Bertolt Brecht e i due Faust di Goethe. Il suo retroterra culturale, arricchito da una giovinezza trascorsa tra le strade di Costantinopoli e gli studi compiuti in Austria e Germania, gli ha consentito di acquisire una visione ampia del continente europeo, vivendo e vedendo la Grecia anche come parte di un contesto molto più ampio. La sua nascita in una città come Istanbul, che custodisce un significato storico e culturale estremamente profondo per la Grecia, ha infatti influenzato inevitabilmente la sua visione del mondo e la sua produzione artistica, permeata anche da un profondo spirito critico e solide consapevolezze di carattere storico e sociale.
Oltre all’attività di traduttore, Markaris è stato autore anche di quattro opere teatrali, tra cui Storia di Alì Retzos (1965), e ha collaborato con cineasti del calibro di Theo Angelopoulos, per il quale ha scritto diverse sceneggiature, quali Alessandro il Grande (1980) e L’eternità e un giorno, Palma d’oro a Cannes nel 1998.
Chi è il commissario Kostas Charitos, il famoso Montalbano di Atene
La fama internazionale dello scrittore greco è tuttavia legata principalmente alla fortunata serie di romanzi gialli del commissario Kostas Charitos. Questi si distinguono per la capacità di raccontare paradossi e contraddizioni della Grecia di oggi, e dell’umanità in generale. Markaris muove, infatti, in ognuno di questi romanzi polizieschi una critica sottile e a volte spietata alla politica, all’economia e alla società greca, specialmente durante gli anni di profonda crisi e recessione economica a partire dal 2008. Dalle indagini del commissario, emergono sottotraccia le preoccupazioni e i temi che stanno più a cuore a Markaris, come: la crisi e il declino della democrazia, lo strapotere delle banche e dei più ricchi, la corruzione nelle istituzioni, la condizione della donna, l’immigrazione, la violenza di genere, l’ipocrisia e le ingiustizie sociali, fino alle estreme conseguenze potenzialmente derivanti da un uso improprio dell’intelligenza artificiale. Markaris ha fatto del noir e del giallo un grande romanzo sociale e realistico: storie avvincenti e dal ritmo incalzante, con delitti e misteri oscuri da decifrare, legati a doppio filo con problemi di bruciante attualità. Racconti profetici che narrano ciò che sta succedendo in quest’epoca, e che portano con sé al contempo il seme di ciò che potrebbe accadere.
5 romanzi di Petros Markaris che dovresti leggere
Ultime della notte
Primo romanzo della saga dedicata al commissario Kostas Charitos, uscito in Grecia nel 1995, e pubblicato in Italia, da Bompiani, nel 2000. Il protagonista, uomo scontroso, dai modi bruschi e deluso dalla vita, si trova ad affrontare una serie di delitti, quali la morte di una giovane coppia di albanesi e di una nota giornalista ritrovata negli studi televisivi: due crimini che sono misteriosamente collegati tra loro, al contrabbando con Paesi dell’ex blocco orientale e al mondo dei media. Un ritratto acuto e grigio dell’Atene di oggi, soffocata dall’inquinamento e dal traffico delirante delle strade, e afflitta dall’afflusso considerevole di migranti clandestini, ma anche di trafficanti e pedofili a piede libero.
Prestiti scaduti
Il commissario Charitos, insieme alla moglie Adriana, sta festeggiando il matrimonio della figlia Caterina quando, improvvisamente, viene informato di un caso del tutto insolito: l’omicidio di un ex direttore di banca, ritrovato decapitato nel giardino della sua sontuosa villa. Poco dopo, altri due omicidi di banchieri stranieri sono eseguiti con lo stesso metodo brutale, mettendo in allerta persino le autorità internazionali e lasciando ipotizzare una pista di natura terroristica. Nel frattempo, sui muri di Atene e in alcuni quotidiani compaiono annunci che invitano la cittadinanza a una «disubbidienza finanziaria». Un giallo complesso, dalle conclusioni e implicazioni inaspettate, edito da Bompiani nel 2011, e ambientato nell’Atene del 2010, in piena crisi economica.
L’università del crimine
Sesto capitolo della serie, L’università del crimine (La nave di Teseo, 2018) rappresenta un altro interessante punto di riferimento nel panorama internazionale del giallo moderno. La trama orbita intorno a un enigmatico omicidio avvenuto nell’università di Atene: l’ex professore e attuale ministro delle Riforme è stato assassinato. Dopo di lui, altri docenti vengono ritrovati morti. Un romanzo che apre al lettore le porte di un contesto inusuale, quello strettamente accademico, in cui la corruzione e i giochi di potere che affliggono e indeboliscono le istituzioni pubbliche sono raccontati in modo crudo e realistico. Qui le vicende familiari e personali del commissario ateniese si intrecciano con gli intrighi esistenti tra politica e università, e sono narrati in modo ironico e allo stesso tempo implacabile.
Quarantena
Una raccolta di racconti pubblicata da La nave di Teseo (2021) ambientata durante una crisi pandemica. In queste molteplici storie, il commissario Charitos si trova a risolvere i casi senza potersi muovere da casa, alle prese con tecnologie che non è in grado di utilizzare. Sette racconti che si intrecciano con la tragedia e la commedia, e che evocano personaggi illustri, quali: Socrate, Platone e Pericle. Attraverso il suo stile unico, Markaris vuole dimostrare come stati emotivi e sensazioni, come il senso di solitudine, la paura, la gioia e il riso, sono sempre esistiti, anche nei tempi ante coronavirus. Un legame tra presente e passato che evidenzia come le difficoltà e le fragilità dell’uomo rimangono temi di natura universale e senza tempo.
La rivolta delle Cariatidi
In quest’ultima indagine, edita da La nave di Teseo (2023), Kostas Charitos viene promosso a direttore delle forze di polizia dell’Attica, e il suo posto nella squadra omicidi viene assunto, per la prima volta, da una donna: la commissaria Antigone Ferleki. Nel frattempo, un gruppo di ricchi investitori stranieri si stanno insediando su un’isola greca, con lo scopo di rifondare l’antica democrazia ateniese, perché considerano quella presente ormai morta e inefficace. Ma un movimento femminista di giovani donne, «le Cariatidi», si oppone e lotta affinché la Grecia non cada ancora una volta nelle mani di lucrosi imprenditori, essendo diventata oramai una specie di super market per stranieri, che arraffano quello che vogliono con il potere del denaro. Un romanzo che fa riflettere sulla crisi della democrazia oggi, sul potere dei ricchissimi, ma anche sul ruolo significativo delle donne, che diventano in questo caso il pilastro portante della storia: «Siamo le Cariatidi. Non siamo ornamenti, bensì colonne. Da colonne delle case diventeremo colonne della nostra civiltà».
A cura di Clara Frasca