Saggi di politica: 6 libri da leggere su democrazia e populismo

 Saggi di politica: 6 libri da leggere su democrazia e populismo

Per partecipare attivamente alla vita sociale e sentirsi cittadini consapevoli, occorre, come diceva Gramsci, combattere l’indifferenza. La politica è un tema considerato erroneamente difficile e interesse di pochi; in realtà, tutti siamo e facciamo politica, in quanto membri di una comunità e artefici del mondo in cui viviamo. Di seguito, una lista di saggi politici che trattano forse uno dei temi più importanti della nostra epoca storica: la democrazia, forma di governo pericolosamente in crisi. Gli autori, da giuristi a filologi, da giornalisti a filosofi, analizzano la questione da diversi punti di vista e si focalizzano su molteplici aspetti, tutti ugualmente importanti per capire che è necessario un cambiamento radicale.

Sei saggi che parlano di democrazie e populismo: la lista

Contro la dittatura del presente. Perché è necessario un discorso sui fini di Gustavo Zagrebelsky

Nel 2014, Gustavo Zagrebelsky, giudice e presidente della Corte costituzionale, pubblica il saggio breve Contro la dittatura del presente (Laterza) un testo dal contenuto illuminante, e dalla scrittura chiara e lineare, nonostante la complessità dei temi. Il giurista afferma che «il nostro è il tempo grigio del nichilismo, non quello colorato della politica». Siamo nell’era della postdemocrazia, caratterizzata da un divieto di un discorso sui fini, metafora della condizione attuale è l’uroboro, un serpente che si mangia la coda e ciò che essa contiene. Zagrelbesky dice che «in un cerchio chiuso di potere e denaro, non c’è posto per la politica». Nella parte finale del saggio, si trovano interviste a studiosi come Marc Augé e Norberto Bobbio e dalle quali emerge che fenomeni come capitalismo, diseguaglianze sociali, globalismo, oligarchie contribuiscono ad affondare il sistema democratico.

 

La maschera democratica dell’oligarchia. Un dialogo di Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky

E di oligarchia parlano il filologo, grecista e storico Luciano Canfora e Zagrebelsky nel saggio La maschera democratica dell’oligarchia (Laterza, 2015) il cui nucleo tematico è incentrato su una domanda fondamentale: «Perché il sistema ruota attorno al benessere di un potere fondato sulla speculazione e contemplazione della ricchezza?». In altre parole la democrazia, oggi, è solo un’oligarchia mascherata: più che cittadini partecipi, siamo marionette i cui fili sono mossi da altri, incapaci, il più delle volte, di rendercene conto.

 

Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone di Corrado Augias

Perché sembra che «piaccia» avere un padrone, soprattutto agli italiani? Se lo chiede il giornalista, scrittore e autore televisivo Corrado Augias nel libro Il disagio della libertà, uscito nel 2012 per Rizzoli. Qui l’autore analizza il ventennio fascista e il quasi-ventennio berlusconiano, periodi accomunati da una figura forte e autoritaria a capo del governo. Augias torna indietro nel tempo, citando Carducci che diceva: «A questa nazione, giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l’idealità» o la famosa frase di Dante: «Ahi serva Italia, di dolore ostello!». L’impressione è che, come nazione, ci sentiamo quasi a disagio di fronte alla libertà e attendiamo un uomo forte, che dia linee di condotta da seguire.

 

Istruzioni per diventare fascisti di Michela Murgia

Michela Murgia conferma dicendo che: «Essere democratici è una fatica immane. Allora perché continuiamo a esserlo quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura?» nel libro Istruzioni per diventare fascisti (Einaudi, 2018). L’autrice ci costringe a fare i conti con la responsabilità di ognuno relativa ai pericoli che oggi corre la democrazia. Usando uno stile lucido e un tono ironico, Murgia spiega che nel dibattito pubblico sono tornati prepotentemente temi cari al fascismo e contrari a quei valori che invece avevano portato all’eliminazione della dittatura: uguaglianza, giustizia, libertà di pensiero e di parola, rispetto delle minoranze. Il libro offre gli strumenti per poter riconoscere e combattere certe dinamiche che riportano al periodo più buio della Storia italiana. Le ultime trenta pagine del libro sono dedicate a un test, il «Fascistometro», per misurare il proprio livello di fascismo.

 

Democrazia e istruzione. Non c’è libertà senza educazione di Noam Chomsky

Tornando indietro nel tempo ma anche in una delle cause principali che hanno condotto alla situazione politica attuale, parliamo del saggio del filosofo e linguista Noam Chomsky Democrazia e istruzione. Non c’è libertà senza educazione (EdUp, 2008), in cui l’autore sottolinea che l’istruzione è la leva imprescindibile del cambiamento sociale. D’altra parte, è solo con lo studio che si riesce a comprendere realmente quel che accade intorno e dentro di noi. Fino a quando il fine ultimo della società sarà la produzione di beni materiali e non di esseri umani liberi e uguali, non può esserci democrazia. È come se ci fosse una condizione parassitaria per cui si vive da meri spettatori senza una partecipazione diretta e attiva alla vita sociale.

 

Mediterraneo conteso. Perché l’Occidente e i suoi rivali ne hanno bisogno di Maurizio Molinari

La rassegna si conclude con un’analisi lucida, chiara e illuminante della situazione geopolitica attuale, descritta sapientemente dal giornalista e direttore del quotidiano «la Repubblica» Maurizio Molinari nel saggio Mediterraneo conteso. Perché è necessario un discorso sui fini (Rizzoli, 2023). Potrebbe trattarsi di un’opera apparentemente slegata dalle altre appena proposte, ma in realtà la causa degli eventi descritti è da rilevare proprio nella crisi democratica e nell’ascesa delle oligarchie. L’autore spiega, infatti, che vi sono: «Tre potenze globali, una dozzina di medie potenze in competizione e cinque conflitti in corso [che] fanno del Mediterraneo il cuore strategico del Pianeta» e che l’Italia si trova al centro. Si focalizza, poi, sulle ragioni che muovono le azioni dei Paesi e sulle aree di conflitto, apparentemente slegate, eppure accomunate da tutta una serie di interessi (mal) celati, che contribuiscono a peggiorare gli aspetti del nostro tempo: i cambiamenti climatici, le risorse energetiche, la demografia, le libertà individuali e politiche, i flussi migratori.

 

A cura di Giusi Chiofalo

 

 

 

 

Foto di Roberto Bellasio da Pixabay

Giusi Chiofalo

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