Tra borghesia intellettuale e persone semplici. La «figlia della serva» è l’ultimo romanzo di Patrizia Carrano

 Tra borghesia intellettuale e persone semplici. La «figlia della serva» è l’ultimo romanzo di Patrizia Carrano

Dopo La bambina che mangiava i comunisti (Vallecchi, 2022), Patrizia Carrano torna in libreria con La figlia della serva (Vallecchi, 2024) e ci regala un indispensabile capitolo di questa saga: un romanzo che non solo racconta delle delicate dinamiche familiari, ma guarda anche alle vicende del piccolo esercito di domestiche, colf e badanti provenienti da diverse parti del mondo.

«Erano inconsapevolmente legate all’antico significato del termine servo che viene da serbare, ovvero conservare, custodire. Una vocazione che può essere intesa in termini altissimi: si serve il Paese, lo Stato, si servono gli ideali, si serve e si conserva un valore, una storia, una civiltà».

La figlia della serva di Patrizia Carrano: la trama del libro

La figlia della Serva è un affresco di personaggi legati alla piccola Elisabetta, che abbiamo conosciuto in La bambina che mangiava i comunisti. Divenuta una donna si allontana dalle ideologie della madre e dal suo carattere anaffettivo, a tratti tirannico; si sposa, divorzia, combatte le sue battaglie, alcune le vince e altre, purtroppo, le perde. La madre, Franca, ormai è sola, il suo compagno di una vita è scomparso, ma Manuel, un peruviano, si prende cura di lei, con una pazienza incredibile, docile e affettuoso, ma sempre fermo e deciso nell’affrontare le bizzarrie di Franca. Conosciamo diversi personaggi, tutti legati alla vita di queste due donne, persone che le hanno aiutate, servite, curate e ascoltate nelle fasi più importanti della loro vita, a partire da «la Beppa – che Franca, pur dicendosi a seconda delle occasioni una fervente comunista, una libertaria, un’anarchica, definiva spicciatamente la serva».

La figlia della serva: chi è l’autrice Patrizia Carrano

Patrizia Carrano oltre a essere una scrittrice, è una giornalista, autrice radiofonica e sceneggiatrice. Scrive il suo primo saggio Malafemmina per Guaraldi editore nel 1977, con La Magnani nel 1982 si guadagna la stima di Federico Fellini. Con la casa editrice Vallecchi pubblica La bambina che mangiava i comunisti, romanzo che ha riscontrato molto successo. Inizia a lavorare a soli diciannove anni al settimanale «NoiDonne», lì conosce Miriam Mafai divenuta poi sua mentore. Attualmente Patrizia Carrano lavora per «Amica», «Anna», «Elle», «Max», «Panorama» e «Sette». Collabora inoltre con Rai 1 e Rai 3.

Consiglio letterario: perché leggere la figlia della serva di Patrizia Carrano

In La figlia della serva non solo attraversiamo cinquant’anni di storia politica e sociale ma, in questo spaccato, osserviamo le differenze tra le richieste di una parte della borghesia intellettuale e i bisogni della gente semplice. Colf, badanti, portinaie e domestiche sono quei coprotagonisti ai quali la Carrano dedica, strutturando così il romanzo, interi capitoli, rendendolo un libro sfaccettato, pieno di umanità, di emozioni, a tratti esilarante. 

 

A cura di Caterina Incerti

Blam

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