Alessandro Baricco: tutto quello che non sai sullo scrittore, in sole 5 parole
Nato a Torino nel 1958, Alessandro Baricco è uno degli scrittori più noti e importanti della letteratura italiana contemporanea. Diplomato al conservatorio e laureato in Filosofia con una tesi in Estetica, scopre ben presto la passione per la scrittura e pubblica alcuni saggi di critica musicale. Negli anni Novanta, escono i primi romanzi, che ottengono un grande successo di pubblico e critica, tanto che, nel 1993, riceve il premio Viareggio per il romanzo Oceano mare (Rizzoli, 1993). Baricco si dedica anche al mondo del teatro e della televisione: nel 1996 scrive Davila Roa, portato in scena da Luca Ronconi, e, due anni dopo, Novecento (Feltrinelli, 1994), da cui viene tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano, diretto da Tornatore. Nel 1994 fonda la Scuola Holden a Torino, una scuola di storytelling e arti performative, di cui è preside, in cui si insegnano le tecniche narrative.
Ma andiamo per ordine e proviamo a scoprire in 5 parole la personalità (letteraria e non) dell’autore!
Alessandro Baricco: chi è lo scrittore in 5 parole
Mare
Come accennato, gli anni Novanta vedono la pubblicazione dei romanzi più importanti di Baricco: uno dei primi, Oceano mare, racconta il naufragio di una fregata della marina francese, occasione in cui si intrecciano le vicende di vari personaggi, insoliti e molto diversi loro. Troviamo, ad esempio, Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell’oceano. Da sfondo la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Il mare è la metafora esistenziale della vita umana che ricorre spesso nelle opere di Baricco.
Musica
La musica è una costante nella vita di Baricco. Infatti, nel 1994, unisce scrittura e musica nell’opera Novecento, un monologo teatrale con la regia di Gabriele Vacis che debutta al festival di Asti. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, noto semplicemente come «Novecento», è il protagonista della storia. È un neonato quando viene trovato nel pianoforte che si trova nel salone di prima classe della nave Virginian. A ritrovarlo per caso, il primo gennaio del 1900, è Danny Boodman, un fuochista nero che gli farà da padre. Come già accennato, nel 1998, esce il film La leggenda del pianista sull’oceano, diretto da Tornatore, che divenne un grande successo per il carico emotivo della vicenda e la concezione della musica intesa come cura al dolore e alla tristezza.
«Cristo, ma le vedevi le strade? Anche solo le strade. ce n’erano a migliaia, come fate laggiù voi a sceglierne una. A scegliere una donna, una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla… Io ho imparato così. La Terra, quella è una nave troppo grande per me. Un viaggio troppo lungo. Una donna troppo bella. Un profumo troppo forte. Una musica che non so suonare. Perdonatemi, ma io non scenderò».
Viaggio
Il tema del viaggio viene trattato in molti romanzi di Baricco. In Seta (Rizzoli, 1996), ad esempio, Hervé Joncour, un giovane francese commerciante di bachi da seta, in seguito ad alcune epidemie che colpiscono gli allevamenti europei, compie un lungo viaggio verso il Giappone per comprare i bachi. Al ritorno, incontra uno strano personaggio, Hara Kei, il quale custodisce un segreto in cui è coinvolto anche Hervé. Seta è un romanzo breve dallo stile veloce e serrato, numerose sono le ripetizioni che creano l’idea di un tempo che torna sempre su sé stesso, con personaggi immersi in una dimensione onirica. Anche il libro City (Rizzoli, 1999) ha come fulcro il viaggio: le storie sono i quartieri, i personaggi sono le strade.
«Gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da sé stessi) e questo è l’unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere sé stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata a essere».
Filosofia
La formazione di Baricco è di natura filosofica e anche questo aspetto si riflette sulle sue opere. Giovanni Piazza, docente di Storia e Filosofia, nel 2009 pubblica il saggio Naufraghi del nulla. Baricco e la filosofia (Guida, 2007), una sorta di ermeneutica di alcune opere dello scrittore. Come abbiamo visto, spesso i personaggi sono alla ricerca di sé, di un rifugio, di una consolazione all’inutilità della condizione umana – data, sovente, da un’eccessiva consapevolezza. Naufraghi del nulla ci aiuta, quindi, a interpretare lo stile, la trama, il significato delle opere di Baricco, a volte enigmatiche ed ermetiche.
Televisione
Baricco esordisce in tv con il programma L’amore è un dardo, una trasmissione sull’opera lirica, e del programma dedicato alla letteratura Pickwick. Del leggere e dello scrivere. Su Rai Cultura ha curato gli appuntamenti su miti ed eroi dell’Occidente. Partecipa spesso a trasmissioni televisive, contribuendo al panorama culturale italiano, con interventi sui temi a lui più cari: musica, letteratura, filosofia e società.
Alessandro Baricco: i primi libri da leggere per conoscere questo scrittore
- Castelli di rabbia, Rizzoli, 1991
- Oceano mare, Rizzoli, 1993
- Novecento, Feltrinelli, 1994
- Seta, Rizzoli, 1996
- City, Rizzoli, 1999
A cura di Giusi Chiofalo